Il lagenorinco acuto (Leucopleurus acutus (J. E. Gray, 1828)) è un delfino dalla colorazione caratteristica diffuso nelle acque temperato-fredde dell'Atlantico settentrionale. È l'unica specie del genere monotipico Leucopleurus J. E. Gray, 1846.[2][3] Le analisi filogenetiche fanno ipotizzare che sia il membro più basale della famiglia dei Delfinidi (Delphinidae).[4]

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Descrizione

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Un lagenorinco acuto al largo della costa di Cape Ann (Massachusetts).

È leggermente più grande della maggior parte degli altri delfini oceanici. Lungo poco più di un metro alla nascita, può raggiungere, a piena maturità, circa 2,8 m (i maschi) o 2,5 m (le femmine).[5] Una volta adulto, pesa 180-230 kg.[5] Le femmine raggiungono la maturità sessuale tra i 6 e i 12 anni, i maschi tra i 7 e gli 11.[6][7] Il periodo di gestazione è di 11 mesi e l'allattamento dura circa 18 mesi - come nella maggior parte dei delfini.[5] Alcuni esemplari possono raggiungere i 17 anni di età.[5]

Una caratteristica chiave per riconoscere la specie è la zona di colore variabile dal bianco al giallo chiaro che si trova su ogni lato del corpo dietro la pinna dorsale.[5] Questa variazione di colore è rara tra i cetacei oceanici, che presentano generalmente una livrea mista dai toni bianchi, grigi e blu.[5] Il resto della colorazione del corpo è ben delineato: il mento, la gola e l'addome sono bianchi; le pinne pettorali, la pinna dorsale e il dorso vanno dal grigio scuro al nero, fatta eccezione per la zona gialla già ricordata; un'ulteriore zona bianca si trova sotto la pinna dorsale, sopra una striscia grigio chiaro che va dal rostro, passando sopra l'occhio, fino al peduncolo caudale.[5]

Le dimensioni dei gruppi di lagenorinchi variano in base alla località: quelli vicino alle coste di Terranova sono formati per lo più da una sessantina di individui, ma sono piuttosto più piccoli a est dell'Islanda.[5] Dall'analisi dei contenuti stomacali degli esemplari spiaggiati risulta che la dieta principale di questa specie è formata da pesci come aringhe e sgombri e da calamari.[5] Il lagenorinco acuto è un delfino piuttosto acrobatico e desideroso di interagire con le imbarcazioni, ma non è così gregario come il lagenorinco rostrobianco e il delfino comune.[5]

Distribuzione e habitat

La specie è endemica dell'Atlantico settentrionale.[5] Il suo areale è delimitato dal mare di Norvegia a nord-est, dallo stretto di Davis a nord-ovest, dalla Carolina del Nord a sud-ovest e dal mare Celtico (o forse dalle Azzorre) a sud-est.[5] La densità di popolazione è particolarmente elevata lungo le coste di Terranova e Capo Cod e nel triangolo di mare tra Regno Unito, Islanda e Groenlandia e mare del Nord.[8][9] Nel 2008 è stata segnalata per la prima volta la presenza del lagenorinco acuto e del peponocefalo nella Carolina del Sud, dopo che alcuni esemplari erano stati trovati spiaggiati.[10] La specie tende a trattenersi sulla piattaforma continentale, intorno a 100 m di profondità.[11] Mostra una certa preferenza per le aree caratterizzate da scarpate continentali scoscese e canyon.[12][13] Viene avvistata prevalentemente in acque fredde poco salate, ma non è chiaro se questo sia dovuto a una sua preferenza o se questi fattori influenzino la distribuzione delle prede.[14][15]

Gli studiosi hanno stimato che sulla piattaforma continentale degli Stati Uniti e ai suoi margini vivano circa 300000 esemplari.[5] Altri 120000 sarebbero quelli che trascorrono l'estate nel golfo di San Lorenzo.[5] Nelle acque del Nordamerica orientale il numero di capi aumenta verso sud in inverno e in primavera in associazione con le acque fredde provenienti dal golfo del Maine.[5] Finora sono stati due i progetti portati avanti per tentare di stimare il trend della popolazione - il progetto di indagine multinazionale Small Cetacean Abundance in the North Sea and Adjacent Waters (SCANS) e il North Atlantic Sightings Survey (NASS). Le indagini dello SCANS, tuttavia, non sono riuscite a dare una stima specie specifica, in quanto combinavano dati riguardanti sia il lagenorinco acuto che il lagenorinco rostrobianco. Le indagini del NASS non sono riuscite a indicare se il trend della popolazione sia positivo o negativo.

Biologia

Alimentazione

Il lagenorinco acuto si nutre per lo più di aringhe, naselli e calamari.[5] Tuttavia, consuma un'ampia varietà di prede, dai piccoli sgombri a vari pesci di fondale.[5] Più esemplari sono stati visti collaborare nella caccia in superficie[5] ed è stato ipotizzato che i gruppi più numerosi si suddividano in unità più piccole quando è il momento di alimentarsi.[12]

Comportamento sociale

Come tutte le specie della famiglia dei delfini, i lagenorinchi acuti sono animali molto gregari. Spesso viaggiano in grandi branchi ed esibiscono comportamenti aerei quando si spostano.[16] I componenti di un gruppo variano da alcune decine di esemplari ad alcune centinaia, ma le dimensioni medie si aggirano intorno ai 50 capi.[17] Tuttavia, sembra esserci poca parentela tra i membri, anzi, studi effettuati in zone diverse dell'areale hanno scoperto che gli individui di un gruppo non erano prevalentemente imparentati tra loro.[18][19] I giovani trascorrono almeno un po' di tempo in gruppi separati da quelli degli adulti.[5] I lagenorinchi acuti saltano e balzano più frequentemente quando sono in gruppi numerosi, pertanto questo comportamento potrebbe avere un contesto sociale.[16] Hanno un vasto reportorio vocale, che comprende strilli, fischi, schiocchi e ronzii.[17][20] È stato ipotizzato che queste vocalizzazioni vengano usate per comunicare, in quanto la produzione di suoni aumenta durante la socializzazione.[20]

Nonostante siano creature docili, note anche per interagire in modo non violento con varie specie di cetacei, in particolare con i globicefali (Globicephala melas),[21] sono stati registrati anche casi di aggressioni violente ai danni delle focene, che vengono attaccate fino a quando non soccombono a causa delle ferite ricevute, un comportamento simile a quello osservato nei tursiopi.[22][23]

Migrazioni

I lagenorinchi acuti non intraprendono migrazioni stagionali vere e proprie;[12] comunque, si spostano da un luogo all'altro dell'areale al seguito delle loro prede.[12] Ad esempio, nelle acque al largo del Nordamerica orientale si spostano a sud in inverno e primavera.[5]

Riproduzione

La maggior parte dei piccoli nasce intorno a giugno e luglio.[5] Il periodo di gestazione è di 11 mesi e l'allattamento si protrae per circa 18 mesi.[5] L'intervallo tra una nascita e l'altra varia tra uno e tre anni.[11]

Le femmine raggiungono la maturità sessuale intorno ai 6-12 anni di età,[6] i maschi intorno a 7-11 anni.[7] Probabilmente vi è una stagione degli amori vera e propria, che ha inizio in febbraio, dal momento che in alcuni maschi sono stati trovati testicoli in stato di dormienza.[7]

Tassonomia

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Modello 3d dello scheletro

Il lagenorinco acuto venne descritto per la prima volta da John Edward Gray nel 1828. Il nome scientifico acutus deriva dal latino e significa «appuntito», e si riferisce alla forma chiaramente appuntita della pinna dorsale.[5] In precedenza veniva classificato nel genere Lagenorhynchus, ma studi più recenti hanno indicato che questo genere è parafiletico: pertanto, la specie viene oggi posta nel genere monotipico Leucopleurus.[2][5]

Rapporti con l'uomo

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Lagenorinchi uccisi a Hvalba (isole Fær Øer) nell'agosto 2006.

Caccia

In passato, un gran numero di lagenorinchi scuri veniva ucciso ogni anno in spedizioni che partivano dalla Norvegia e da Terranova. Queste ultimamente sono cessate, anche se le catture procedono in misura minore nelle isole Fær Øer, dove la carne e il grasso sono molto apprezzati come cibo.[24] Le catture registrate negli anni dal 1995 al 1998 furono rispettivamente 157, 152, 350 e 438. Nel 2002, il numero dichiarato di uccisioni fu 774.[24] Nella maggior parte degli anni, tuttavia, non viene ucciso nessun esemplare: nel 2017, ad esempio, sono stati uccisi i membri di diversi branchi, ma era da undici anni che nessun lagenorinco veniva ucciso a nord dell'isola più meridionale.[24] Nel settembre 2021, un grosso branco di 1428 capi è stato intrappolato nello Skálafjørður e sterminato.[25]

Catture accessorie

Un certo numero di lagenorinchi acuti rimane anche vittima delle reti utilizzate nella pesca commerciale, soprattutto in Canada, Stati Uniti, Regno Unito e Irlanda.[1] Gli osservatori della pesca statunitensi hanno segnalato, tra il 1977 e il 1988, la cattura di 13 esemplari negli Stati Uniti nord-orientali, 11 dei quali nell'ambito della pesca allo sgombro.[26] Altri esemplari rimangono impigliati in reti da traino pelagiche o superficiali o in reti da posta derivanti.[12][17]

Inquinamento acustico

Qualsiasi rumore subacqueo di origine antropica costituisce un potenziale disturbo per i lagenorinchi acuti, in quanto questi animali utilizzano i suoni per comunicare e catturare le prede.[20] Un'indagine condotta nel Regno Unito ha dimostrato che il numero degli avvistamenti diminuisce nel caso vengano sparati dei colpi con fucili ad aria compressa.[20]

Inquinamento

In tutto il loro areale, nei tessuti corporei di esemplari di lagenorinco acuto sono stati identificati inquinanti organici persistenti (POP) come PCB e pesticidi organoclorurati (ad esempio DDT o DDE) e ritardanti di fiamma all'etere di difenile polibromurato (PBDE).[9][27][28][29] Dato che i maschi presentavano livelli più alti di PCB, è probabile che le femmine trasmettano parte dei contaminanti alla prole durante l'allattamento.[29] Analogamente ad altre specie, gli studi hanno identificato anche metalli pesanti nei lagenorinchi acuti, compresi i livelli di cadmio più elevati rispetto ad altre specie di delfini delle latitudini meridionali.[30] Quali siano le conseguenze di questa contaminazione, tuttavia, è tuttora ignoto.

Conservazione

L'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) classifica attualmente il lagenorinco acuto come «specie a rischio minimo» (Least Concern).[1]

Le popolazioni del mare del Nord e del mar Baltico figurano nell'Appendice II[31] della Convenzione sulla conservazione delle specie migratrici degli animali selvatici (CMS), in quanto richiederebbero o trarrebbero un significativo beneficio da accordi internazionali specifici.[32] La specie è particolarmente sensibile all'inquinamento, come ha rivelato uno studio del 1997 che ha coinvolto le popolazioni britanniche e irlandesi.[9][33]

Inoltre, il lagenorinco acuto rientra nell'Accordo sulla conservazione dei piccoli cetacei del Mar Baltico, dell'Atlantico nord-orientale, del Mare d'Irlanda e del Mare del Nord (ASCOBANS).[34]

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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