L'altrui mestiere
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L'altrui mestiere è un'opera saggistica scritta da Primo Levi e pubblicata da Einaudi nel 1985. Gli scritti che il libro contiene sono articoli che Levi pubblicò su quotidiani e riviste, "La Stampa" principalmente, dal 1976 al 1984 (con due eccezioni del 1964 e 1965). L'autore tratta di temi quali le scienze naturali, la zoologia, l'astronomia e la letteratura. Ci racconta inoltre di alcuni suoi ricordi giovanili e finisce per fornirci una preziosa autobiografia, scritta con il suo stile nitido e preciso. In un primo momento il libro era indicato come Elzeviri.[1] La premessa che apre il volume è considerata una delle più esplicite dichiarazioni di poetica di Levi[2]
L'altrui mestiere | |
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Autore | Primo Levi |
1ª ed. originale | 1985 |
Genere | Saggio |
Lingua originale | italiano |
«La capacità d'osservare è la grande dote di Primo Levi.»
Il libro è diviso in 51 capitoli e si apre con l'articolo di Italo Calvino che apparve su "La Repubblica" il 6 marzo 1985 nel quale lo scrittore parlò del libro di Levi. Alla fine del libro vi è una nota conclusiva a cura di Ernesto Ferrero intitolata Nota biografica e fortuna critica.