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vescovo cattolico portoghese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
José Alves Correia da Silva (São Pedro de Fins, 15 gennaio 1872 – Leiria, 4 dicembre 1957) è stato un vescovo cattolico portoghese che dal 1920 fino alla sua morte guidò la diocesi di Leiria.
José Alves Correia da Silva vescovo della Chiesa cattolica | |
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Escuta, aprende e anuncia com alegria, esperança e caridade | |
Incarichi ricoperti | Vescovo di Leiria (1920-1957) |
Nato | 15 gennaio 1872 a São Pedro de Fins |
Ordinato presbitero | 5 agosto 1894 |
Nominato vescovo | 15 maggio 1920 da papa Benedetto XV |
Consacrato vescovo | 25 luglio 1920 dal vescovo António José de Souza Barroso |
Deceduto | 4 dicembre 1957 (85 anni) a Leiria |
È ricordato soprattutto per i suoi rapporti con suor Lúcia dos Santos, per il suo interessamento ai segreti di Fátima e di conseguenza anche alle apparizioni della Madonna avvenute nel territorio della sua diocesi.
José Alves Correia da Silva nacque a São Pedro de Fins, in Portogallo, il 15 gennaio 1872. Dopo gli studi necessari per diventare sacerdote fu ordinato il 5 agosto 1894 all'età di ventidue anni e iniziò il suo ministero nella diocesi di Porto.[1]
Il 15 maggio 1920 fu nominato vescovo della diocesi di Leiria, di recente costituzione. Il 25 luglio successivo fu consacrato dal vescovo António Barbosa Leão, coconsacranti i vescovi Manuel Luís Coelho da Silva e António Antunes. Il 5 agosto prese possesso della diocesi insediandosi. Rimase vescovo di Leira fino alla sua morte nel 1957.[1]
Nel 1917 la vergine Maria sarebbe apparsa più volte a tre bambini alla Cova da Iria, una località vicino a Fatima, e avrebbe affidato loro tre segreti. Il 13 ottobre 1930, monsignor da Silva annunciò in una lettera pastorale che dava l'autorizzazione al culto e approvava le apparizioni.[2] Egli scrisse:
«Le visioni dei bambini nella Cova da Iria sono degne di essere credute[3]»
Nel 1941 ordinò all'unico dei veggenti sopravvissuto all'influenza spagnola, suor Lucia, di rivelare i segreti e di aiutare alla stesura di una nuova edizione di un libro riguardante la vita della cugina Giacinta. Suor Lucia scrisse tutto quello che sapeva sulla cugina, sulle apparizioni e aggiunse anche due dei tre segreti rivelati dalla Madonna.[4] Nel 1943 chiese a Lucia di rivelare il terzo segreto, ma lei rifiutò perché «non era ancora convinta che Dio l'avesse chiaramente autorizzata a rivelarlo». Nell'ottobre del 1943, quando si ammalò gravemente e si temeva per la sua vita, monsignor da Silva incalzò la suora nuovamente, ordinandole, questa volta, di mettere per iscritto il terzo segreto.[5] Lucia obbedì, ma sigillò lo scritto dentro una busta che non avrebbe dovuto essere aperta prima del 1960 o prima della sua morte.[5]
Morì il 4 dicembre 1957.[1]
Una statua in suo onore, creata da Joaquim Correia, si trova nella piazza principale di Fatima e posta vicino a un'altra, dello stesso artista, di papa Pio XII.
Nella stessa città di Fatima gli è stata intitolata anche una strada chiamata «Avenida Dom José Alves Correia da Silva».[6]
La genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
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