Incidente della fazione Kapsan
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L’incidente della fazione Kapsan (갑산파?, 甲山派?, gapsan paLR, kapsan p'aMR) è stato un tentativo fallito di destituire il leader della Corea del Nord Kim Il-sung nel 1967 da parte della "fazione Kapsan", un gruppo di veterani del movimento indipendentista coreano degli anni trenta e quaranta ed inizialmente vicino a Kim Il-sung. Sulla scia della seconda Conferenza del Partito del Lavoro di Corea nel 1966, la fazione cercò di introdurre nuove riforme economiche, contrastare il culto della personalità di Kim Il-sung e nominare Pak Kum-chol come suo successore.
Kim Il-sung attaccò la fazione in una serie di discorsi tenuti alle riunioni del partito, chiese l'introduzione del "sistema ideologico monolitico" incentrato sulla sua personalità e radunò i membri del partito contro la fazione Kapsan. Nell'aprile del 1967, gli oppositori furono espulsi dal PLC ed esiliati o mandati in prigione. Pak Kum-chol si suicidò (o venne giustiziato) e anche altri membri chiave della fazione Kapsan persero la vita. Kim Il-sung fece redigere al fratello Kim Yong-ju i Dieci principi per l'istituzione di un sistema ideologico monolitico che aumentarono il potere e l'influenza di Kim Il-sung.
Il figlio Kim Jong-il prese parte alle epurazioni e divenne direttore del Dipartimento della propaganda e dell'agitazione del partito.