Domenico Codagli
religioso e scrittore italiano / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Domenico (battezzato Attilio) Codagli (Orzinuovi, 1562 – Venezia, 1610 circa) è stato un religioso e scrittore italiano.
Nelle pagine conclusive del volume Historia dell'isola e monasterio di S. Secondo di Venetia, descrivendo «tutti i Presidenti e Vicarij di S. Secondo di Venetia», il Codagli non si esime dal citare anche se stesso in quanto priore allora in carica del monastero. Più che un'autobiografia, tuttavia, il testo può essere considerato soprattutto un catalogo "ragionato" delle sue opere, edite e inedite.
«Il R.P.F. Domenico Codagli Predicator egregio, egli ancora predicò in diverse Città d'Italia con spirito e devotione, et l'anno 1602, con l'occasione di haver predicato quella Quadragesima al Duca et la Duchessa di Parma, gli dedicò un Elogio spirituale, libro che comprende la vita di S. Raimondo terzo Generale dell'ordine de Predicatori. Diede anco in luce l'Historia della Patria sua divisa in otto libri, con un'altra gionta detta le "Annotationi" sopra la medesima opera, per le quali fu da quella Communità provisionato. Essendo Predicatore in Venetia, fece un altro libro latino dell'origine del Convento di S. Domenico di Castello chiamato Esordio, et ultimamente questi doi libri in lode dell'Isola di S. Secondo. Piacendo a Dio si vedranno presto di lui altri doi libri latini, uno nel detto Esordio, et l'altro de gli Huomini Illustri del sopradetto Convento. Hà scritto in eroico stile la vita di S. Secondo Martire, l'origine del Convento degli Orzi, detto delle Grazie. Un libro di Prediche Quadragesimali intitolato da lui la Sferza del Peccatore, pieno di bellissime prattiche Moralità, e Riprensioni, un altro de versi e sonetti gravi in soggetto diverso, et le vite in lingua Latina de gl'infrascritti Padri. Del Beato Giovanni Fiorentino primo Priore di S. Domenico di Venetia, et Cardinale di Santa Chiesa; del Beato Nicolò da Ravenna, del Beato Roberto da Napoli, del Beato Agostino da Biella, del Beato Thomaso da Siena, del Beato Lodovico Michaele da Venetia, di F. Thomaso Donato, e F. Girolamo Querini Patriarchi di Venetia, di Frat'Angelo Bragadeno Vescovo di Vicenza, di F. Girolamo Trevisano Vescovo di Verona, di F. Lorenzo da Bergomo Vescovo di Modrone,[1] di Frat'Adriano Valentigo Vescovo di Capo d'Istria,[2] di Maestro Gabriele, et Maestro Heliseo da Venetia. Ora scrive d'altri tre Vesc. vivi, e fece nel suo governo la nova Sacristia con un Atrio innanzi, remodernò le Camere de Presidenti del Convento, e procurò che in tempo suo con l'assistenza de tre Vescovi de la Religione fusse consecrata la Chiesa, e l'Altare di S. Secondo. Piaccia a Dio de dargli un bono e degno soccessore.»