Kaijō Jieitai
branca marittima delle forze armate giapponesi / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La Forza marittima di autodifesa (in Shinjitai: 海上自衛隊 - romaji Kaijō Jieitai), anche nota internazionalmente con la sigla inglese JMSDF (Japan Maritime Self Defence Force - Forza marittima di autodifesa del Giappone) è la componente navale delle Forze di autodifesa nipponiche, e ha il compito della difesa delle acque territoriali e delle comunicazioni navali del Giappone. Essa è stata formata dopo la fine della seconda guerra mondiale in seguito alla dissoluzione della Marina imperiale giapponese, ed è una marina d'altura con significative capacità operative che la rendono una delle prime forze navali al mondo come tonnellaggio e tecnologia. Ha partecipato a operazioni di peacekeeping delle Nazioni Unite e a operazioni di interdizione marittima, Maritime Interdiction Operations (MIO).
海上自衛隊 Kaijō Jieitai Forza Marittima d'Autodifesa | |
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Stemma | |
Descrizione generale | |
Attiva | dal 1º luglio 1954 |
Nazione | Giappone |
Servizio | Forza armata |
Tipo | Marina militare |
Dimensione | 48.000 uomini 47 navi 24 sottomarini 210 velivoli circa |
Stato maggiore | Tokyo |
Colori | Bianco e blu |
Simboli | |
Bandiera navale | |
Bandiera di bompresso | |
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Ultimamente la JMSDF sta modificando una classe di navi, ufficialmente classificate come cacciatorpediniere, ma in realtà portaerei leggere da 27 000 tonnellate, conosciute originariamente come DDH-22 e infine come classe Izumo, dalle quali far operare i futuri velivoli F-35 JSF.
La JMSDF ha una forza ufficiale di 46 000 uomini, con 119 navi da guerra, tra i quali 24 sottomarini, 53 cacciatorpediniere (per la marina giapponese le unità sono classificate tutte come cacciatorpediniere) 29 unità cacciamine, 9 navi pattuglia e 9 unità anfibie, per un dislocamento complessivo di 432 000 tonnellate[1]. Il prefisso per le navi è JDS (Japanese Defense Ship) per tutte le navi entrate in servizio prima del 2008. Le navi entrate in servizio successivamente usano il prefisso JS (Japanese Ship) per riflettere l'evoluzione della Agenzia di Difesa giapponese in Ministero della Difesa.
La Marina giapponese ha anche un'aviazione di marina, chiamata Forza aerea della flotta, erede della Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu, è dotata di 200 velivoli ad ala fissa, di 150 elicotteri, questi ultimi hanno soprattutto impieghi antisommergibile e di caccia alle mine navali[2].