Fonti d'acqua tradizionali dell'antichità persiana
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Le fonti d'acqua tradizionali dell'antichità persiana erano opere idrauliche artificiali costruite per far fronte all'approvvigionamento idrico poiché la maggior parte dei fiumi in Iran erano e sono stagionali e tradizionalmente non sono stati in grado di soddisfare le esigenze degli insediamenti urbani. I fiumi principali come lo Shatt al-'Arab, l'Aras, lo Zaiandè, il Sefid e l'Atrek erano pochi e rari in Persia.
Con la crescita degli insediamenti urbani, nel corso dei secoli, anche pozzi profondi scavati localmente (fino a 100 metri di profondità) non erano in grado di soddisfare la domanda, cosa che portò allo scavo sistematico di una rete specializzata di canali nota come qanat.