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composto chimico Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il fluoruro di bromo(I), o anche più semplicemente fluoruro di bromo, è un composto interalogeno biatomico, costituito da fluoro e bromo, con formula BrF.[3] È alquanto instabile in quanto soggetto a disproporzione. Fu sintetizzato per la prima volta da Otto Ruff nel 1933.[4] Come altri composti interalogenici è un forte ossidante, corrosivo e molto reattivo. Si può preparare saturando bromo liquido con fluoro gassoso a 10 °C:[5]
Fluoruro di bromo(I) | |
---|---|
Nome IUPAC | |
Fluoruro di bromo(I), monofluoruro di bromo | |
Nomi alternativi | |
Fluoruro di bromo | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | BrF |
Massa molecolare (u) | 98,903 |
Aspetto | gas rosso chiaro |
Numero CAS | |
PubChem | 1399632 |
SMILES | FBr |
Proprietà chimico-fisiche | |
Temperatura di fusione | ≈ −33 °C (240 K)[1] |
Temperatura di ebollizione | ≈ 20 °C (293 K)[1] (dec.) |
Proprietà termochimiche | |
ΔfH0 (kJ·mol−1) | –58,6[1] |
ΔfG0 (kJ·mol−1) | –73,6[1] |
Indicazioni di sicurezza | |
Frasi H | ---[2] |
Il fluoruro di bromo(I) è un composto molecolare; la molecola è polare con l'estremità negativa sull'elemento più elettronegativo, il fluoro, ed è quindi meglio rappresentabile come:
Il momento dipolare risultante è ragguardevole, 1,422 D,[6] corrispondente a una differenza di elettronegatività di 1,02. Il legame in questa molecola (175,6 pm) è appena più corto della somma dei raggi covalenti di bromo e fluoro (177 pm). A temperatura ambiente il fluoruro di bromo(I) si presenta come un liquido rosso chiaro che bolle intorno a 20 °C,[5] ma il dato è incerto perché il composto non si può isolare puro: si disproporziona spontaneamente secondo reazioni di equilibrio, formando bromo elementare (Br2), trifluoruro di bromo (BrF3), e in parte anche pentafluoruro di bromo (BrF5):
Per questo motivo non è possibile determinare con precisione le sue proprietà fisiche, che comunque sono intermedie tra quelle degli alogeni costituenti.[1][7]
L'instabilità del composto non deriva, però, da un'intrinseca debolezza del legame tra bromo e fluoro, come si potrebbe supporre: l'energia di dissociazione ammonta a ben 249,4 kJ/mol, mentre sia quella di (190,2 kJ/mol), che quella di (154,8 kJ/mol), entrambi stabili, sono significativamente minori; un'instabilità ancora più spinta si osserva per il fluoruro di iodio IF, dove la differenza di elettronegatività sale a 1,32. I motivi sono principalmente due: formazione di più legami nel trifluoruro di bromo e nel pentafluoruro di bromo, anche se meno energetici[8] (201,2 e 187,0 kJ/mol, rispettivamente) di quelli nel fluoruro di bromo,[9] e relativamente bassa energia di attivazione per queste trasformazioni. A differenza del cloruro di bromo, il fluoruro di bromo non tende a dissociarsi negli elementi costituenti ma, come il fluoruro di iodio, tende a disproporzionarsi a e o , come visto sopra.[10] La stabilità del fluoruro di bromo aumenta sensibilmente in presenza di piridina e si può isolare il complesso e impiegarlo più utilmente al suo posto nelle sue reazioni.[11]
Si può ottenere fluoruro di bromo per sintesi diretta dagli elementi, come descritto sopra. Una sintesi che cerca di minimizzare il disproporzionamento del fluoruro di bromo viene condotta miscelando i due elementi con cautela al di sotto di -100 °C. Il fluoro gassoso viene aggiunto, in miscela 1:4 in azoto, a una soluzione di Br2 in adatti solventi, quali propionitrile, fluoruro di etile, o anche altri:[12]
Si può anche ottenere dalla comproporzione del trifluoruro di bromo (BrF3) con bromo molecolare, ma le rese sono basse:[12]
Come accade anche per gli altri interalogeni diatomici, in soluzione acquosa il fluoruro di bromo si idrolizza dando acido ipobromoso e acido fluoridrico:[13][14]
Il fluoruro di bromo, come il fluoruro di iodio (ma anche gli altri interalogeni biatomici), mostra proprietà di acido di Lewis catturando uno ione a dare lo ione complesso difluorobromato ():
Questo ione è precisamente isoelettronico con il difluoruro di kripton () e isoelettronico di valenza con lo ione triioduro () e, come questi, ha struttura lineare (simmetria ); di esso è stato possibile isolare il sale di tetrametilammonio, ,[15] analogo al difluoroiodato di tetrametilammonio .[15]
BrF ha trovato uso come bromurante in sostituzioni elettrofile aromatiche senza dover impiegare acidi di Lewis come catalizzatori.[16] Dal toluene con BrF 1:1 si ottengono, ad esempio:
Dall'anisolo, similmente si ottengono:
Sono state indagate le sue possibilità di impiego in addizioni elettrofile ad alcheni e ad alchini; in questi ultimi è possibile fermare l'addizione all'alchene bromo-fluorurato, senza che la reazione proceda fino all'alcano.[18]
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