Flora della Sardegna
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La flora Sarda pur derivando da un substrato comune mediterraneo è caratterizzata da specificità ed endemismi. Ciò è dovuto all'adattamento a condizioni climatiche particolari, all'insularità e alla storia geologica dell'Isola.
La flora attuale è tuttora caratterizzata da specie che nel Cenozoico, 60 milioni di anni fa, si diffusero costituendo foreste primigenie di tasso, leccio, agrifoglio e lauroceraso, specie mesofile che ben si adattavano al clima caldo-umido dipendente dal piano equatoriale passante per il Sud dell'Europa. Circa 25-28 milioni di anni fa, la Sardegna apparteneva alla placca corso-sarda-calabra che, staccatasi dalla placca europea pressappoco a livello della attuale Provenza, subì una rotazione di 90 gradi migrando 400 km più a sud nel mar Mediterraneo. Nel Miocene, prima che questo processo si fosse completato, la Sardegna doveva essere ricoperta da foreste imponenti, come documentato dai resti fossili di foresta pietrificata rinvenuti presso il lago Omodeo e a Perfugas. In seguito l'isolamento fu interrotto brevemente per fenomeni legati alla chiusura dello stretto di Gibilterra (5,6 milioni di anni fa) e alle glaciazioni (l'ultimo massimo glaciale risale a circa 15.000 anni fa) favorendo lo sviluppo di evoluzioni autoctone di specie ed intere biocenosi.
Pertanto l'Isola è oggi caratterizzata da endemismi tipicamente sardi, altri condivisi con la vicina Corsica, o con Corsica e Baleari, altri ancora tipici di areali ristretti del bacino del Mediterraneo soprattutto occidentale.