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attitudine del terreno a sostenere la crescita naturale delle piante Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La fertilità in agricoltura è la capacità di un dato terreno di produrre dei prodotti agricoli ed è composta dall'insieme delle sue caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche.
La fertilità del suolo può venire preservata e migliorata, ma anche danneggiata, attraverso particolari tecniche e pratiche di coltivazione, come la concimazione, l'irrigazione e le lavorazioni. Ad esempio, alcune lavorazioni del terreno ripristinano o migliorano la struttura, ma anche la circolazione dell'aria, importante per i microorganismi e l'attività delle piante, e dell'acqua, sia in eccesso sia per facilitare l'assorbimento degli elementi nutritivi.
La fertilità complessiva del suolo può essere determinata mediante molteplici analisi, sia semplicemente visive sia di laboratorio. Queste ultime sono spesso costose e comportano una buona conoscenza tecnica per predisporle e interpretarle. A queste si sono affiancate tecniche semplici e poco costose, ma comunque di una buona precisione, come il metodo messo a punto dalla Facoltà di Agraria dell'Università di Padova denominato "Fertimetro" e che costituisce un indicatore dell'attività microbiologica, con alcune indicazioni in relazione ai nutrienti e di buona correlazione con la produzione futura delle colture.[1]
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