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filologo italiano (1955-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Federico Sanguineti (Torino, 19 dicembre 1955[1]) è un filologo e italianista italiano.
Figlio del poeta e critico letterario Edoardo Sanguineti, è professore ordinario di Filologia italiana all'Università di Salerno. Nel 1985 risultò vincitore di due concorsi per ricercatore universitario nel settore disciplinare di Letteratura italiana (L-FIL-LET/10), presso l'Università di Chieti e presso quella di Salerno[2]. Dal 1989 è stato ricercatore confermato presso l'Università di Salerno e ripetutamente supplente o affidatario degli insegnamenti di Filologia Italiana, Storia della lingua italiana, Linguistica italiana. Nel 2003 ottenne la nomina a professore associato nella stessa università, avendo vinto un concorso in Linguistica italiana (L-FIL-LET/12)[2]. Nel 2005 partecipò a un concorso per Professore ordinario bandito dall'Università di Bari, risultando secondo in graduatoria e ottenendo così l'abilitazione scientifica.
Annunciata da un importante contributo del 1994, nel 2001 ha pubblicato un'edizione critica della Commedia dantesca, rifiutando il principio della selezione dei testimoni su base cronologica postulato da Giorgio Petrocchi e ritornando al criterio dei loci selecti stabiliti da Michele Barbi. Dalla collazione sistematica sull'intero testimoniale di un ridottissimo numero di loci è risultato un albero genealogico dei manoscritti estremamente semplificato, da cui risulta l'importanza cruciale del codice Urbinate latino 366 della Biblioteca Vaticana, di origine romagnola, unico rappresentante di uno dei due rami in cui la tradizione si giudica ripartita. Tra le sue edizioni più importanti si ricordano quella de La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana del 1859 di Alessandro Manzoni (con presentazione di Alfredo Giuliani, Genova, Costa & Nolan, 1985), l'edizione annotata e con traduzione del De Monarchia (Milano, Garzanti, 1985), l'edizione del saggio mazziniano Dei doveri dell'uomo (con presentazione di Giovanni Spadolini, Genova, Costa & Nolan, 1990), quella delle Poesie di Lorenzo il Magnifico (Milano, BUR Rizzoli, 1992).
A partire dal 2018 pubblica per l'editore Il Nuovo Melangolo di Genova una ulteriore edizione critica della Commedia di Dante, revisione della precedente. La nuova edizione è caratterizzata dalla scelta del Laurenziano Pluteo XL 12 come manoscritto di riferimento per gli aspetti formali; lo stemma è lo stesso dell'edizione precedente, con l'aggiunta di alcuni manoscritti ad affiancare l'Urbinate 366 nella ricostruzione del subarchetipo β (Urb. 365, Est. ital. 474, Florio), secondo quanto già anticipato dallo stesso Sanguineti in alcuni lavori successivi all'edizione critica del 2001.
Il Paradiso, a cura di Eleonisia Mandola, è uscito in due tomi tra il 2018 e il 2019; l'Inferno l'anno successivo 2020, il volume conclusivo Purgatorio non verrà pubblicato.
Per Tempesta Editore è curatore della collana "Filologia minima essenziale", con i saggi Le parolacce di Dante Alighieri e Paradiso con Dante e Beatrice.
E' cresciuto, ha studiato e vive a Salerno. Ha una figlia, Francesca Sanguineti, ed una nipotina. Scrive poesia.
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