Emel'jan Ivanovič Pugačëv
comandante ribelle russo / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Emel'jan Ivanovič Pugačëv, a volte chiamato in italiano Emiliano Pugaciòf,[1][2] Pugaciov[3][4] o Pugacioff[5][6][7] (in russo Емелья́н Ива́нович Пугачёв?, [jɪmʲɪˈʎjan ɪˈvanəvɪʧ puɡʌˈʧɔf]; Kotel'nikovskij rajon, 1740/1742 – Mosca, 10 gennaio 1775), fu un pretendente al trono dell'Impero russo e guidò una grande insurrezione contadina (in russo Крестьянское восстание?, Krest'janskoe vosstanie) durante il regno di Caterina II (1762-1796). Aleksandr Puškin scrisse una notevole storia della ribellione e riportò alcuni degli eventi nel suo romanzo La figlia del capitano (in russo Капитанская дочка?, Kapitanskaja dočka) (1836).
Spirito ribelle, rude, può essere classificato come un inconscio populista ante litteram; il suo odio contro la zarina, come pure i suoi metodi feroci, rappresentavano, in fondo, un'esasperata protesta contro un sistema che per colonizzare territori semidesertici vi trasportava con la forza masse di servi della gleba; ed era anche l'accorata difesa dei derelitti, dall'assolutismo zarista non temperato da un apparente riformismo.