Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1844
15ª elezione presidenziale degli Stati Uniti d'America / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1844 furono la 15° tornata elettorale quadriennale e si tennero da venerdì 1 novembre a mercoledì 4 dicembre. Il candidato del Partito Democratico James Knox Polk riuscì a sconfiggere l'avversario del Partito Whig Henry Clay, anche se solamente di stretta misura, in una competizione che vide nascere la controversia riguardo alla schiavitù e alla sua introduzione nei territori della Repubblica del Texas, che si volevano integrare negli Stati Uniti.[1][2][3].
Elezioni presidenziali negli Stati Uniti d'America del 1844 | ||||
---|---|---|---|---|
Stato | Stati Uniti | |||
Data |
1º novembre/4 dicembre | |||
Collegio elettorale | 275 elettori | |||
Affluenza | 78,9% ( 1,3%) | |||
Candidati | ||||
Partiti | ||||
Voti | 1.339.494 49,5% |
1.300.004 48,1% | ||
Elettori | 170 / 275 |
105 / 275 | ||
Elettori per stato federato | ||||
Presidente uscente | ||||
John Tyler (Indipendente) | ||||
I temi principali affrontati nella campagna elettorale furono legati al tentativo della presidenza di John Tyler di annettere la regione texana come nuovo Stato federato schiavista; ciò contribuì in modo decisivo a minare l'unità interna sia dei Whig sia dei Democratici[4]. Al Congresso stesso si accesero dispute sempre più aspre contro i sostenitori dell'abolizionismo[5].
Il candidato Whig Clay adottò un programma politico nettamente contrario all'annessione, basandosi sul principio di preservazione della parità regionale tra Nord libero e Sud schiavista, e cercando anche di evitare a tutti i costi una guerra, mediante l'accettazione delle richieste messicane sull'intero territorio texano[6][7]; questo costò a Clay la perdita di un gran numero di elettori meridionali e del West, dove il sostegno all'annessione era più forte[8].
Alcuni Whig del Nord negli Stati rimasti maggiormente incerti spostarono il proprio voto sul nuovo partito dichiaratamente anti-schiavitù, il "Liberty Party"[9]. L'ex presidente democratico Martin Van Buren cercò di ottenere la nomina a candidato del Partito Democratico, ma fu battuto alla Convention nazionale per aver deluso le richieste degli espansionisti del Sud, che volevano un candidato a favore dell'acquisizione immediata del Texas[10]. Al posto di Van Buren ebbe così modo di emergere James Knox Polk, il primo candidato presidenziale pressoché sconosciuto ("dark horse", cavallo scuro)[11].
Polk proponeva un programma favorevole al desiderio popolare di un'espansione territoriale, spesso definito come "destino manifesto"[12]. Polk seppe collegare con successo la disputa di confine tra Stati Uniti e Regno Unito sulla divisione dell'Oregon Country con il dibattito riguardante l'annessione texana; in questa maniera riuscì a riunificare gli espansionisti del Nord anti-schiavitù (che chiedevano che l'Oregon divenisse uno Stato libero) agli espansionisti del Sud pro-schiavitù (che insistevano nell'acquisire il Texas come Stato schiavista). La mossa si rivelò vincente e soffiò la presidenza al concorrente prevalendo con meno di 40.000 voti di scarto[13][14].
Le usuali alleanze partitiche furono scosse dalla controversia texana, ma la fedeltà di partito dei Democratici al Congresso fu sufficiente all'indomani della vittoria di Polk per far approvare una risoluzione congiunta di Camera dei rappresentanti e Senato sull'annessione texana[15]. Il Texas poté così entrare a far parte dell'Unione come 28º Stato a partire dal 1846[16].
Questa fu l'ultima elezione presidenziale tenutasi in giorni differenti nei diversi Stati. A partire dalle successive elezioni presidenziali del 1848 tutti gli Stati tennero la consultazione nella stessa giornata di novembre. Fu anche la prima volta in cui il vincitore perse sia nel proprio Stato di nascita (la Carolina del Nord) sia nel suo Stato di residenza (il Tennessee, per soli 123 voti), fatto mai ripetutosi sino alla vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali del 2016. Fu l'unica volta in cui i due principali candidati erano entrambi degli ex Presidenti della Camera.
Nella mappa a lato i risultati; il colore blu indica gli Stati vinti da Polk/Dallas (15), mentre il camoscio quelli ottenuti da Clay/Frelinghuysen (11); i numeri rappresentano i grandi elettori assegnati a ciascuno Stato.