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anormale sviluppo cellulare di un organo o tessuto, consistente generalmente in una perdita dei meccanismi di controllo con sostituzione delle cellule mature con cellule immature Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Per displasia si intende l'anormale sviluppo cellulare di un organo o tessuto, consistente generalmente in una perdita dei meccanismi di controllo con sostituzione delle cellule mature con cellule immature. Può essere una condizione che predispone al processo neoplastico.
La displasia epiteliale è definita come un'alterazione intraepiteliale inequivocabilmente neoplastica, che può precedere o essere associata a un carcinoma invasivo, con una probabilità di associazione crescente a seconda del grado di displasia stesso (25% se displasia di basso grado, 75% se displasia di alto grado).
Il tessuto displastico presenta cambiamenti nella velocità di riproduzione dei suoi elementi cellulari, la quale sfugge a sistemi di controllo. Non si tratta di cellule tumorali, siano esse benigne o maligne, ma di cellule che hanno subito un cambiamento, in seguito a esposizione a un agente, sia esso fisico (radiazioni), chimico (idrocarburi aromatici e altre sostanze) o biologico (virus oncogeno).
Il processo displastico può essere reversibile; le cellule displastiche possono tornare alla loro condizione di cellule normali, mentre una cellula tumorale trasformata non può farlo più; si dice infatti che essa è ormai una cellula "iniziata" che attende soltanto un agente promuovente o co-cancerogeno per la comparsa della malattia neoplastica vera e propria.
Le cellule displastiche sono cellule uguali alle altre cellule normali sotto l'aspetto differenziativo, pur cambiando qualcosa a livello morfologico; un esempio è la perdita della distinzione tra i poli della cellula (polo basale e polo apicale).
Quando la cellula perde le sue peculiarità morfologiche del tessuto da cui deriva e risulta trasformata irreversibilmente, allora si ha una cellula neoplastica a tutti gli effetti. In un certo senso si può dire che la cellula neoplastica maligna riassume le peculiarità della cellula displastica (proliferante) e della cellula anaplastica (indifferenziata).
In base alla densità di cellule displastiche in un tessuto, la displasia si divide in:
Esempio: displasia dell'epitelio della cervice uterina