Discussione:Giacomo il Minore
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Giacomo il fratello del Signore che è citato da San Paolo. Secondo la tradizione cattolica corrisponte a San Giacomo il Minore figlio di Alfeo. In quanto questo apostolo era parente stretto di Cristo e in aramaico fratello stava ad indicare sia fratelli di sangue che cugini. La Chiesa Ortodossa invece distingue le due figure e festeggia questi santi separatamente. Giacomo fratello di Cristo il 25 ottobre e Giacomo d'Alfeo il 9 ottobre.
In aramaico fratello e cugino si pronunciavano allo stesso modo, ma i storici dell'epoca, se volevano proporre le loro testimonianze le dovevano scrivere in greco, come noi oggi se volessimo documentare una cronaca e volessimo farla arrivare a tutti la dovremmo scrivere in inglese, perciò che senso avrebbe avuto ripetere lo stesso concetto(fratello) in greco... quando in greco sono facilmente distinguibili le parentele....
inoltre Giuseppe Flavio, i vangeli canonici e quello di Tommaso fanno chiaramente riferimento a Giacomo come fratello di Gesù, come fanno parola di altri fratelli e sorelle....
questo da parte mia non vuole essere certo una pretesa di verità, ma ritengo importante che in una enciclopedia libera sia fatta menzione di quanto sopra sia per il beneficio del dubbio quanto per una comparazione storica basata su riferimenti testimoniali espliciti
Il meno che si possa dire è che se ci si attiene ai Vangeli canonici, i due Giacomo, vengono indicati, in alcuni passi, con la propria paternità. Giacomo figlio di Zebedeo, il maggiore, e Giacomo figlio di Alfeo, il minore. Ora almeno che Alfeo non sia diventato marito di Maria alla morte di Giuseppe, non vedo come possa essere fratello o fratellastro di Gesù (fratellastro non so se ha una voce in ebraico). Mi sembra più plausibile crederlo cugino, forse figlio di una sorella di Maria oppure che Alfeo era fratello di Giuseppe o di Maria. Per quanto riguarda il Vangelo apocrifo di Tommaso, che chiamarlo Vangelo ci vuole un bel coraggio (un centiaio di logia su quanto abbia detto Cristo) venga definito Vangelo mi sembra un attimo presuntuoso. Nei 114 logia di questo scritto la parola Giacomo, mi sembra figuri una volta sola, nel logia no. 12 I discepoli dissero a Gesù.: Sappiamo che ci lascerai: chi diventerà grande su di noi? Gesù disse loro: Dovunque andrete, andrete da Giacomo il Giusto, per il quale sono stati fatti il cielo e la terra. Di Giuseppe Flavio, non conosco gli scritti, chi avesse delle precisazioni sia il ben venuto. Elvezio 02:49, 3 gen 2006 (CET)
Pare che Elvezio non abbia ragione. Riporto un dotto commento di Gizetasoft (tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:Fratelli_di_Ges%C3%B9#Proposta_di_un_testo_neutrale):
<<Non mi sembra molto neutrale visto che falsa anche la CEI. Forse la mia è diversa. Riporto lo stesso appunto fatto nelle discussioni di Giacomo il Minore:
Da la Sacre Bibbia - Edizione ufficiale della CEI - Edizioni Paoline - 1980 p. 1228 Il Giuda autore di questa lettera è 'fratello di Giacomo'; più probabilmente di Giacomo parente di Gesù venerato capo della chiesa madre di Gerusalemme. Egli quindi non sarebbe l'apostolo Giuda Taddeo, detto 'di Giacomo' nel senso di figlio di Giacomo. La lettera inizia in questo modo: Indirizzo e saluti. - Giuda, servo di Gesù Cristo, fratello di Giacomo, ... non riporta Giacomo d'Alfeo Quindi le affermazioni introduttive non sono corrette, anche perché Giuda (che si definisce fratello di Giacomo e questi è chiamato da Paolo fratello del Signore) non può essere Giuda apostolo in quanto Gesù, dopo aver scelto gli apostoli dice che questi erano suoi fratelli e non quelli che lo aspettavano fuori con sua madre. cfr Marco 3:16-19, 31-35 e Matteo 10:2-4; 12:46-50. Gizetasoft 22:09, 17 lug 2006 (CEST)>>
Credo sia il caso di correggere.--Calgaco 10:04, 28 lug 2006 (CEST)