Il Consiglio aulico (Hofrat in tedesco) è stato uno degli organi supremi politico-amministrativi del Sacro Romano Impero. Fu istituito nel 1527 e dal 1559 divenne Consiglio aulico imperiale (Reichshofrat). In quanto organo giurisdizionale, rappresentava l'ultimo stadio per la presentazione delle cause, ma in molti casi aveva una giurisdizione esclusiva nei processi feudali e nelle questioni criminali, nonché negli affari concernenti il governo imperiale. La sede del Consiglio Aulico era posta in un'ala della Hofburg, la residenza degli Asburgo a Vienna.
Il Consiglio Aulico (dal latino aula, tribunale) era originariamente un consiglio con compiti giudiziari nell'impero. Originatosi nel tardo medioevo come un consiglio pagato dell'imperatore, venne riorganizzato dall'imperatore Massimiliano I con decreto del 13 dicembre 1497. Venne inteso come un modo per contrapporsi al Tribunale della Camera imperiale e per continuare a dimostrare come l'imperatore fosse comunque e sempre il supremo giudice nell'impero, malgrado i numerosi tentativi da parte dei principi elettori di fare della giustizia un fatto collegiale.
Ciascun imperatore convocava un nuovo Consiglio alla sua ascesa al trono. Secondo il regolamento emesso dall'imperatore Ferdinando I nel 1559, il Consiglio era composto da un presidente, da un vicepresidente, da un vicecancelliere e da 18 consiglieri, tutti scelti e pagati dall'imperatore personalmente, con l'eccezione del vicecancelliere che era nominato dall'elettore di Magonza nel suo ruolo imperiale di arcicancelliere. Dei 18 consiglieri, sei erano protestanti e, pur essendo in minoranza, avevano effettivamente diritto di veto sulle questioni in discussione, così che fosse preservato il rispetto religioso. Alla morte di un imperatore, il Consiglio veniva sciolto e doveva essere ricostituito dal suo successore.
1791–1801 Wolfgang Christoph Überacker (1736–1801)
1801–1806 Philipp Karl von Oettingen-Wallerstein (1759–1826)
Oswald von Gschliesser: Der Reichshofrat. (= Veröffentlichungen der Kommission für neuere Geschichte des ehemaligen Österreich 33), Wien, 1942.
Peter Leyers: Reichshofratsgutachten an Kaiser Josef II. 1976 (Bonn, Universität, rechtswissenschaftliche Dissertation, 1976).
Eva Ortlieb: Reichshofrat und Reichstage. In: Thomas Olechowski, Christian Neschwara, Alina Lengauer (Hrsg.): Grundlagen der österreichischen Rechtskultur. Festschrift für Werner Ogris zum 75. Geburtstag, Böhlau Verlag Wien, 2010, ISBN 978-320578628-3, S. 343–364 ( Consiglio aulico, p.343.).
Wolfgang Sellert: Prozessgrundsätze und Stilus Curiae am Reichshofrat. Im Vergleich mit den gesetzlichen Grundlagen des reichskammergerichtlichen Verfahrens (= Untersuchungen zur deutschen Staats- und Rechts-Geschichte. NF Bd. 18). Scientia-Verlag, Aalen 1973, ISBN 3-511-02838-8 (Zugleich: Frankfurt am Main, Universität, Habilitations-Schrift, 1970).
Wolfgang Sellert (Hrsg.): Reichshofrat und Reichskammergericht. Ein Konkurrenzverhältnis. (= Quellen und Forschungen zur höchsten Gerichtsbarkeit im Alten Reich. Bd. 34). Böhlau, Köln u. a. 1999, ISBN 3-412-01699-3.