Colori proibiti
romanzo scritto da Yukio Mishima / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Colori proibiti è un romanzo in due parti pubblicato tra il 1951 e il 1953 di Yukio Mishima, celebre scrittore giapponese di metà '900. È uno dei suoi più grandi capolavori, grazie alla delicatezza della sua forma e alla profondità nell'analisi psicologica dei personaggi.
Colori proibiti | |
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Titolo originale | 禁色 Kinjiki |
Autore | Yukio Mishima |
1ª ed. originale | 1951 |
Genere | Romanzo |
Lingua originale | giapponese |
Ambientazione | Giappone |
Protagonisti | Yuichi |
Antagonisti | Shunshuke |
Altri personaggi | Yasuko |
Il titolo (Kinjiki) può alludere a quei colori che presso la corte imperiale era consentito indossare solo a persone di un certo rango e proibiti agli altri, ma eufemisticamente anche all'omosessualità: il primo kanji che lo compone significa "proibito", mentre il secondo "colore" ma anche infatti "amore erotico".
Il romanzo narra di uno scrittore brutto ma ricco, deluso dalle donne, che assolda un giovane uomo di meraviglioso aspetto per sedurre e poi abbandonare quelle stesse donne che lo avevano abbandonato. Questo giovane è però omosessuale ed è costretto a nascondersi in un castello di menzogne non potendo liberamente vivere la sua natura più intima nel Giappone conformista del secondo dopoguerra. Si tratta di un inno alla bellezza, alla delicatezza e al rapimento dei sensi.