Codex Aureus di Sant'Emmerano
evangeliario miniato del IX secolo / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Il Codex Aureus di Sant'Emmerano (Monaco di Baviera, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 14000) è un evangeliario miniato del IX secolo. Prende il nome dall'abbazia di Sant'Emmerano (dedicata a Emmerano di Ratisbona), in cui rimase per gran parte della sua storia. La copertina è decorata con gemme e figure in rilievo in oro, è databile con precisione all'870, ed è un importante esempio di arte carolingia, nonché una delle pochissime rilegature preziose sopravvissute dell'epoca.
Clm 14000 manoscritto | |
---|---|
Opera | Codex Aureus |
Autore | Liuthard e Beringer |
Epoca | 870 circa |
Lingua | latino |
Provenienza | Abbazia di Sant'Emmerano |
Supporto | vellum |
Scrittura | onciale |
Dimensioni | 42 × 33 cm |
Fogli | 126 |
Ubicazione | Bayerische Staatsbibliothek |
Versione digitale | https://www.digitale-sammlungen.de |
Scheda bibliografica | |
La copertina superiore dei Vangeli di Lindau è probabilmente opera della stessa bottega, anche se vi sono differenze di stile: questo laboratorio è associato all'imperatore del Sacro Romano Impero Carlo il Calvo ed è spesso definito la sua "Scuola di Palazzo"; la sua originale ubicazione (ammesso che ne avesse una fissa) rimane incerta e molto discussa, ma l'abbazia di Saint-Denis, fuori Parigi, è una delle principali possibilità.[1] Il Ciborio di Arnolfo (un ciborio architettonico in miniatura più che una pisside), ora alla Residenza di Monaco di Baviera, è la terza opera importante del gruppo, insieme alla cornice di un antico piatto in serpentino oggi al Museo del Louvre.[2] Studiosi moderni tendono a considerare i Vangeli di Lindau e il Ciborio di Arnolfo in relazione più stretta tra loro di quanto non lo sia il Codex Aureus con entrambi.