Classificazioni funzionali dell'atletica leggera paralimpica
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Le varie categorie sono contraddistinte da un numero preceduto da una lettera: T (track) per le gare di corsa e i salti, F (field) per le gare di lanci e P per il pentathlon[1].
Nell'atletica leggera paralimpica le classificazioni funzionali sono le classi di competizione che vengono assegnate agli atleti in base alla disabilità di cui sono affetti e all'entità del deficit.
Le classi funzionali (o categorie) vengono assegnate da apposite commissioni in seguito a una visita che può essere di livello nazionale o internazionale. Nel caso di visita di classificazione nazionale l'atleta può prendere parte solo a competizioni di livello nazionale, mentre per poter competere nelle manifestazioni internazionali (campionati europei, mondiali o Paralimpiadi) è necessaria la visita di classificazione internazionale. In entrambi i casi, la visita comprende una valutazione clinica della disabilità a cui segue l'osservazione dell'atleta durante una competizione o nella simulazione del gesto di gara[2].
Per poter essere classificato, un atleta deve essere affetto da almeno una delle seguenti menomazioni: ipertonia, atassia, atetosi, deficit degli arti (amputazione o dismelia), compromissione della mobilità passivo (PROM), forza muscolare ridotta, arti inferiori di differente lunghezza, bassa statura[3]. A questi si aggiungono la disabilità visiva e la disabilità intellettiva e relazionale. Per la classificazione in una delle classi funzionali l'atleta deve comunque rispettare dei criteri minimi di disabilità.