Classe Akatsuki (cacciatorpediniere 1931)
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La classe Akatsuki (暁型駆逐艦?, Akatsukigata kuchikukan) apparteneva alla Marina imperiale giapponese ed era derivata dalla precedente e innovativa classe Fubuki, nota anche come Tipo speciale (特型?, Tokugata). Si trattava delle ultime quattro unità del rivoluzionario progetto, le quali presentavano dislocamento un poco minore, leggere differenze dimensionali e un apparato propulsivo con tre e non quattro caldaie, oltre ad altre modifiche di dettaglio e a tecniche costruttive differenti. Per il resto rimasero identiche ai predecessori.
Classe Akatsuki | |
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Profilo e pianta dei quattro esemplari della classe, editi dall'Office of Naval Intelligence statunitense | |
Descrizione generale | |
Tipo | Cacciatorpediniere |
Numero unità | 4 |
Proprietà | Marina imperiale giapponese |
Ordine | 1927 |
Cantiere | Uraga (Tokyo) Fujinagata (Osaka) Sasebo Maizuru |
Impostazione | 1930 |
Varo | 1931-1932 |
Completamento | 1932-1933 |
Radiazione | 1945 per l'Impero giapponese 1963 per l'Unione Sovietica |
Destino finale | 3 unità affondate 1 ceduta all'Unione Sovietica |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 1707 t A pieno carico: ~ 1980 t |
Lunghezza | 118,57 m |
Larghezza | 10,36 m |
Pescaggio | 3,35 m |
Propulsione | 3 caldaie Kampon e 2 turbine a ingranaggi a vapore Kampon; 2 alberi motore con elica (50000 shp) |
Velocità | A dislocamento standard 38 nodi (72,2 km/h) |
Autonomia | 5000 miglia a 14 nodi (9200 chilometri a 26,6 km/h) |
Equipaggio | 197 (ufficiali, sottufficiali, marinai) |
Armamento | |
Armamento |
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Note | |
Dati riferiti all'entrata in servizio | |
Fonti citate nel corpo del testo | |
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Dopo varie missioni lungo le coste e sui fiumi cinesi, la classe fu riunita nella 6ª Divisione ed ebbe un ruolo nei mesi d'apertura e di successi della guerra nel Pacifico, con l'Inazuma che inflisse il colpo di grazia al celebre incrociatore britannico HMS Exeter alla fine della seconda battaglia del Mare di Giava. In giugno la divisione partecipò all'occupazione di Attu e Kiska, quindi fu duramente impegnata nella campagna di Guadalcanal, nel corso della quale il capoclasse Akatsuki fu perduto. I tre superstiti esemplari, già dalla fine del 1942, cominciarono a essere reimpiegati per la difesa di fitti traffici navali e non videro quasi più nessuna azione di superficie. Alla fine del 1943 iniziarono a incrementare la contraerea di bordo, punto debole comune a tutti i cacciatorpediniere della Marina imperiale, ma sia l'Inazuma che l'Ikazuchi furono vittima di sommergibili prima dell'estate 1944, mentre difendevano convogli. L'Hibiki, invece, sopravvisse alla guerra dopo aver resistito all'esplosione di mine navali in due differenti occasioni. Fu ceduto nel 1947 all'Unione Sovietica, che lo mantenne per quasi venti anni in servizio con la Flotta del Pacifico prima di avviarlo alla demolizione.