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sito archeologico in Portogallo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Citânia de Briteiros è un sito archeologico del Portogallo nord-orientale, situato nella freguesia di Briteiros São Salvador e Briteiros Santa Leocádia[1], nel territorio comunale di Guimarães (distretto di Braga) e, più precisamente, in cima al monte São Romão[1][2]: si tratta dei resti di un'antica città e/o di un forte risalente all'Età del Bronzo, all'Età del Ferro[3], cioè della cosiddetta Castrocultura, e al Medioevo, portato alla luce negli anni 1874/1875[2][4][5] dall'archeologo Francisco Martins Sarmento (1833-1899)[2][3][4][5][6].
Il sito, annoverato nel Patrimonio culturale dal 1910[1], costituisce il più grande insediamento celtibero del Paese.[5]
Il sito si trova a metà strada tra Braga e Guimarães[5], a circa 14/15 km a nord di quest'ultima[3][6] ed è ubicato ad un'altitudine di 491 m s.l.m.[6].
Il sito ricopre un'area di 24 ettari[4] e consta di 150 abitazioni[3][5], alcune delle quali ricostruite[3][5] ed è un esempio tipico di un castro del Portogallo nord-orientale[2][6].
Nel 1874 l'archeologo Francisco Martins Sarmento acquisì il terreno per iniziare a procedere agli scavi.[4]
Tra la fine del XIX secolo e la metà del XX secolo, furono scavati 7 ettari del sito.[4]
Nel 1930 furono rinvenuti nel sito i resti di un antico forno crematorio, la cui facciata è costituita da una stele pentagonale, su cui sono raffigurate due croci uncinate.[2]
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