Chiagni e fotti
volgarismo vernacolare napoletano (piangi e fotti) divenuto espressione proverbiale della comunicazione politica e giornalistica italiana / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Chiagne e fotte?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
L'espressione vernacolare napoletana chiagni e fotti (o chiagne e fotte[1]; in italiano: «piangi e fotti») che costituisce una formula proverbiale della tradizione partenopea. Viene usata, di solito, per sottolineare e stigmatizzare un tipico atteggiamento umano, opportunista e ipocrita, esibito da alcune persone che sono solite indugiare in lamentazioni proprio in quei momenti in cui le cose, per loro, vanno a gonfie vele.
L'espressione ha avuto diffusione anche al di fuori dell'originale alveo vernacolare, con una certa fortuna nel campo della comunicazione politica e giornalistica italiana.
La doppiezza morale del chiagni e fotti viene a volte stigmatizzata come uno dei difetti tipici dell'italiano medio, che trova espressione in certi comportamenti venati di opportunismo e particolarismo: «Del resto [noi italiani, n.d.r.] siamo maestri nell'arte del «chiagni e fotti», e cioè del lamentarsi perché tutto va male, fino a che non si può trarre dal marcio quel che serve a ciascuno; del piangere miseria collettiva, mentre si persegue l'interesse individuale»[2].
L'espressione vale anche per comportamenti privati. Ad esempio, una coppia tormentata e litigiosa, che poi si ritrova periodicamente con rinnovato ardore, può essere stigmatizzata come chiagne e fotte.