Casole d'Elsa
comune italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Casole d'Elsa (pronuncia Càsole) è un comune italiano di 3 714 abitanti della provincia di Siena in Toscana.
Casole d'Elsa comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Provincia | Siena |
Amministrazione | |
Sindaco | Andrea Pieragnoli (lista civica Pensare comune) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 43°20′28″N 11°02′54.6″E |
Altitudine | 417 m s.l.m. |
Superficie | 148,69 km² |
Abitanti | 3 714[1] (30-4-2024) |
Densità | 24,98 ab./km² |
Frazioni | Cavallano, Mensano, Monteguidi, Pievescola |
Comuni confinanti | Castelnuovo di Val di Cecina (PI), Chiusdino, Colle di Val d'Elsa, Monteriggioni, Pomarance (PI), Radicondoli, Sovicille, Volterra (PI) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 53031 |
Prefisso | 0577 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 052004 |
Cod. catastale | B984 |
Targa | SI |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 105 GG[3] |
Nome abitanti | casolesi[4]; casolani (antico)[4] |
Patrono | san Donato |
Giorno festivo | 7 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Casole d'Elsa all'interno della provincia di Siena | |
Sito istituzionale | |
Il territorio comunale, per buona parte all'interno della Montagnola senese, confina con quello di Pomarance, in provincia di Pisa per un tratto di soli 45 m di lunghezza.
L'antico castello di Casole d'Elsa è ricordato fin dall'inizio dell'XI secolo come importante capisaldo dei vescovi di Volterra in un territorio disputato da Volterrani, Senesi e Fiorentini. Passato sotto il dominio senese a seguito della Battaglia di Montaperti (1260), il borgo fu ampliato con nuove fortificazioni ricevendo la struttura toponomastica che ancora oggi lo contraddistingue. Dal XVI secolo le vicende di Casole seguono quelle del granducato di Toscana e quindi del nuovo Stato Italiano. Il borgo fu oggetto di gravissime distruzioni al passaggio del fronte nel corso della seconda guerra mondiale (luglio 1944).
Casole d'Elsa, dopo la battaglia di Monteaperti, del 1260, venne sottomessa dalla Siena di parte ghibellina ma non mancarono le opposizioni dei casolesi. Molti casolesi, guidati da Rainerio del Porrina (1240-1312), appartenente ad una potente famiglia feudale, si opposero alla sottomissione esercitata dall'allora Repubblica di Siena. Rainerio del Porrina rimarrà poi una delle persone più amate, e un punto di riferimento storico [5], da molti abitanti di Casole d'Elsa, anche nei secoli successivi alla sua morte.
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 24 settembre 1931.[6]
«Troncato di rosso e d’argento. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone, concesso con regio decreto del 16 febbraio 1931[7], è un drappo partito di rosso e di argento.
I colori dello stemma comunale sono il rosso, in alto, e il bianco, in basso; due colori che fanno riferimento a Firenze e al Granducato di Toscana[8].
Abitanti censiti[10]
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 397 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Lo scrittore Carlo Cassola ha ambientato nella frazione di Monteguidi il suo romanzo La ragazza di Bube.
Vi si svolge un palio a cui partecipano le contrade di Rivellino, Pievalle (nate entrambe nel 1984 dalla divisione della contrada di Casole), Casole Campagna, Il Merlo, Cavallano e Monteguidi.[11]
Il centro abitato di Casole d'Elsa, capoluogo comunale, comprende il nucleo storico, denominato Casole Centro, e le zone residenziali di Orli e La Corsina.
Le frazioni del comune di Casole d'Elsa sono quattro:[12]
Tra le numerose località minori del territorio comunale, si segnalano alcuni centri notevoli che furono un tempo borghi e villaggi, taluni anche ex comuni medievali: Capannino della Suvera, Cotorniano, Gallena, Il Merlo, La Selva, La Torre, Leoncelli, Lucciana, Lucerena, Maggiano, Marmoraia, Molino d'Elsa, Pietralata, Podere La Casa, Pusciano, Querceto, Rofena, San Chimento, Scorgiano.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
25 maggio 1985 | 28 maggio 1990 | Franco Cigna | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [13] |
4 giugno 1990 | 24 aprile 1995 | Franco Cigna | Partito Comunista Italiano, Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [13] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Piero Pii | lista civica | Sindaco | [13] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Piero Pii | centro-sinistra | Sindaco | [13] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Valentina Feti | centro-sinistra | Sindaco | [13] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Piero Pii | lista civica | Sindaco | [13] |
26 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Piero Pii | lista civica Pensare comune | Sindaco | [13] |
27 maggio 2019 | in carica | Andrea Pieragnoli | lista civica Pensare comune | Sindaco | [13] |
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