Bayʿa
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Bayʿa (in arabo بَيْعَة?), letteralmente "vendere", nella terminologia politico-giuridica islamica indica un accordo di sottomissione a un leader, che ne implica il riconoscimento come tale.
L'atto viene per la prima volta documentato in occasione della sottoscrizione di alleanza fra Maometto e alcuni emissari di Yathrib, nel corso della Prima e della Seconda ʿAqaba, rispettivamente due anni prima e un anno prima dell'Egira.
La bayʿa impegnava una parte a riconoscere la supremazia, politica e spirituale, di una persona e costituiva un atto giuridicamente obbligatorio (sharṭ), senza il quale questa sorta di contratto era giudicato come inesistente e non in grado di svolgere alcun effetto.
In alcune tradizioni sufi, il significato della bay'a è quello di riconoscersi discepolo di un maestro spirituale (Pīr, sceicco o dede), in cambio di una più approfondita conoscenza che questi gli rivelerà progressivamente.