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bandiera dello Stato storico Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
La bandiera dell'Unione Sovietica, adottata nel 1923, era composta da una bandiera rossa dove, nell'angolo superiore, lato asta, erano presenti una falce e martello gialli e una stella a cinque punte rossa bordata di giallo.[2] Il martello simboleggiava gli operai e la falce simboleggiava i contadini.
Флаг СССР | |
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Soprannome | Красное Знамя (Krasnoe Znamja) |
Proporzioni | 1:2 |
Simbolo FIAV | |
Colori | RGB (R:205 G:0 B:0) (R:255 G:217 B:0) [1] |
Uso | Bandiera di Stato e civile |
Adozione | 1923 |
Cessazione | 1991 |
Nazione | Unione Sovietica |
Navale | |
Bompresso | |
Presidenziale | |
Governativa | |
Civile | |
Aeronautica | |
Fotografia | |
La stella rossa rappresentava il governo del Partito Comunista. Secondo altre interpretazioni, la stella rappresentava l'Armata Rossa, oppure le cinque punte rappresentavano i cinque continenti, sui quali si sarebbero diffuse le idee rivoluzionarie comuniste e di conseguenza l'unione dei popoli. Altra interpretazione del significato della stella è quella di simbolo di internazionalismo proletario: la stella, oggetto che non può essere posseduto, appare nei cieli di ogni nazione, senza distinzione di confini.
Nel decreto del Presidium delle forze armate dell'URSS del 15 agosto 1980[3] convertito in legge il 23 ottobre 1980,[4] venne stabilito che su tutte le bandiere i simboli dovessero trovarsi esclusivamente sul recto, tuttavia questa disposizione fu molto spesso disattesa.
Nel dicembre 1922 durante la prima riunione del comitato esecutivo dell'Unione Sovietica fu deliberato che la bandiera ufficiale del Paese sarebbe stata composta dal simbolo dello Stato sovietico al centro in campo rosso; si decise inoltre che il formato sarebbe stato un molto particolare, ovvero 1:2. La decisione di adottare questa bandiera venne approvata il 6 luglio 1923 durante la seconda riunione del comitato esecutivo.
Nella terza riunione del Comitato Esecutivo del 12 novembre 1923 si decise di modificare la bandiera, che divenne quella comunemente conosciuta.
Il disegno della falce e martello venne leggermente modificato con la bandiera adottata il 19 agosto 1955. La bandiera fu nuovamente modificata il 15 agosto 1980, portando il colore a un rosso più brillante. Con la dissoluzione dell'Unione Sovietica il 25 dicembre 1991, cessò di essere la bandiera nazionale.
Il 15 aprile 1996 Boris Yeltsin firmò un decreto presidenziale che dava alla cosiddetta bandiera della vittoria, per essere stata innalzata sul palazzo del Reichstag il 1º maggio 1945, uno status simile a quello della bandiera nazionale.[5] La differenza sta nel fatto che lo stemma della falce e martello è stato rimosso dalla bandiera. In certe feste la bandiera della vittoria è sventolata insieme alla bandiera russa. Sotto il presidente Vladimir Putin la bandiera della vittoria è stata adottata come bandiera ufficiale dell'esercito russo.
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