Attentato all'ambasciata degli Stati Uniti di Beirut
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L'attentato all'ambasciata degli Stati Uniti di Beirut del 18 aprile 1983 è stato un attentato suicida a Beirut, in Libano, che ha ucciso 32 libanesi, 17 statunitensi e 14 visitatori e passanti. Le vittime erano per quasi tutte membri dello staff dell'ambasciata e della CIA, ma includevano anche diversi soldati statunitensi e una guardia di sicurezza della marina degli Stati Uniti. Fino a quel momento era l'attacco più mortale a una missione diplomatica degli Stati Uniti ed era considerato l'inizio degli attacchi islamisti contro obiettivi statunitensi.
Attentato all'ambasciata degli Stati Uniti di Beirut attentato | |
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L'ambasciata degli Stati Uniti a Beirut tre giorni dopo l'attentato | |
Tipo | Autobomba |
Data | 18 aprile 1983 13:03 (UTC+2) |
Luogo | Ambasciata degli Stati Uniti di Beirut |
Stato | Libano |
Coordinate | 33°54′05″N 35°29′06″E33°54′05″N, 35°29′06″E |
Obiettivo | Ambasciata degli Stati Uniti di Beirut |
Responsabili | Hezbollah |
Motivazione | Intervento degli Stati Uniti e dei Paesi occidentali nella guerra civile libanese |
Conseguenze | |
Morti | 63 (+ 1 terrorista) |
Feriti | 120 |
L'attacco è avvenuto dopo l'inizio dell'intervento della forza multinazionale nella guerra civile libanese da parte degli Stati Uniti e di altri paesi occidentali, che hanno cercato di instaurare l'autorità del presidente Amin Gemayel.