Armée révolutionnaire française
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Con il termine Armée révolutionnaire française (esercito rivoluzionario francese) ci si riferisce alle forze di terra della Repubblica francese, costituite durante la Rivoluzione dopo la caduta di Luigi XVI e l'inizio della guerra contro le potenze europee dell'Antico regime.
Armée révolutionnaire française Esercito rivoluzionario francese | |
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Bandiera da guerra francese | |
Descrizione generale | |
Attivo | 1792 - 1804 |
Nazione | Francia |
Servizio | forza armata |
Tipo | esercito |
Ruolo | Difesa nazionale |
Dimensione | ~ 645.000 nella metà del 1793, ~ 1.500.000 nel settembre 1794 |
Guarnigione/QG | Parigi |
Motto | Liberté, Egalité, Fraternité |
Marcia | La Marsigliese |
Battaglie/guerre | Guerre rivoluzionarie francesi |
Parte di | |
Governo rivoluzionario francese | |
Comandanti | |
Degni di nota | Pierre Augereau J.-B. Bernadotte Napoleone Bonaparte Étienne Championnet Louis Desaix Jacques Dugommier C.F.Dumouriez Lazare Hoche Jean-Baptiste Jourdan F.C.Kellermann Jean-Baptiste Kléber Étienne Macdonald Andrea Massena Jean Victor Moreau Jean-Charles Pichegru |
Fonti citate nel testo | |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
Potenziate e incrementate numericamente soprattutto durante l'anno II (1794) con l'afflusso dei volontari e la "leva in massa", gli eserciti rivoluzionari si fondavano soprattutto sulla accesa motivazione rivoluzionaria e patriottica dei capi e dei soldati, sull'amalgama tra truppe regolari (i "bianchi") e i volontari (gli "azzurri"), sull'elezione dei capi subordinati, sulla promozione per merito e sulla presenza dei rappresentante in missione che cercavano di esaltare il patriottismo e reprimevano duramente tradimenti, debolezze e codardia.
Dal punto di vista tattico le armate rivoluzionarie, poco disciplinate ma aggressive e con grande spirito offensiva, fondarono i loro successi sull'ordine sparso e sulle cariche alla baionetta in colonne serrate e dimostrarono la loro superiorità sugli eserciti delle potenze monarchiche. Dopo una difficile fase iniziale caratterizzata da disorganizzazione e sfiducia nei vecchi generali, le armate rivoluzionarie, guidate da capi giovani e aggressivi, salvarono la Repubblica, respinsero gli attacchi delle potenze continentali e raggiunsero brillanti vittorie espandendo il potere francese nei Paesi Bassi, in Renania e in Italia.