Anima e animus
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L'anima e l'animus sono descritti nella scuola di psicologia analitica di Carl Gustav Jung come elementi strutturali dell'inconscio collettivo. Jung definisce l'animus come il lato maschile di una donna, e l'anima come il lato femminile di un uomo proiettati inconsciamente sulle persone dell'altro sesso. Un esemplare ritiro della proiezione appare in Flaubert che, alla domanda chi fosse realmente la protagonista del suo capolavoro, rispondeva «Madame Bovary c'est moi».
L'anima e l'animus sono i due archetipi primari della mente inconscia, con un aspetto antropomorfico anziché animale. Opposti quindi sia alla funzione teriomorfica che alla funzione inferiore degli archetipi d'ombra. Jung li considera tra i simboli che formulano l'archetipo del Sé. L'Anima (spesso scritta con la A maiuscola per distinguerle dall'uso corrente della parola) costituisce la totalità delle qualità psicologiche femminili di un uomo: l'Animus di quelle maschili in una donna. D'altra parte il confronto con la dimensione inconscia dell'Anima può costituire un problema spinoso anche per le donne che in certi casi ne sono irretite e in altri (identificazione con l'Animus) sin troppo estranee.
Secondo Jung Anima e Animus appaiono nei sogni e influenzano gli atteggiamenti e le interazioni di una persona, inconsapevole di sé, con il sesso opposto perché tutto ciò che resta inconscio viene visto (se non trasferito) negli altri creando problemi interiori e relazionali. L'integrazione cosciente di Anima e Animus, tramite il ritiro della proiezione, è importante per lo sviluppo della personalità ma non è un processo facile per tutti. Per alcuni è difficile non solo realizzarlo ma persino capirlo teoricamente.
Jung scrive «l'incontro con l'ombra è il "pezzo da apprendista" nello sviluppo dell'individuo … ma quello con l'anima è il "capolavoro"».[1] Jung considerava il processo dell'anima una delle fonti dell'abilità creativa. Nel suo libro The Invisible Partners, John A. Sanford propone che la chiave per trascendere la voce di anima/animus è riconoscerla quando si manifesta, esercitando la nostra capacità di discernere l'anima/animus dalla realtà.[2]
La situazione della società contemporanea appare sempre meno schematica, sul piano del costume, dei ruoli del lavoro e degli orientamenti sessuali. Ma se oggi assistiamo a una crescente integrazione di Anima e Animus nella personalità di base di uomini e donne, alla liberalizzazione degli orientamenti erotici, al pacifismo anti-militarista e alla condanna dell'omofobia, del bullismo e delle dittature maschiliste è anche per merito di Jung che aveva profetizzata questa rivoluzione contribuendo a renderla possibile.