Adolfo Ravà
giurista italiano (1879-1957) / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Adolfo Ravà (Roma, 11 marzo 1879 – Roma, 8 marzo 1957) è stato un giurista e filosofo del diritto italiano.
Nato a Roma nel 1879, docente di materie giuridiche in varie università italiane, tra le quali Palermo, Padova (ove fu maestro anche di Alberto Trabucchi) e infine Roma ove insegnò diritto privato nella Facoltà di economia e commercio.[1] Nel 1953 Ravà divenne socio dell'Accademia dei Lincei.[2]. Approfondì, alla luce della filosofia di Kant e di Fichte, i rapporti tra diritto e morale,[1] avendo come punto di riferimento la filosofia dei valori del neokantismo.[2]
A causa delle leggi razziali fasciste, fu costretto nel 1938 ad abbandonare la cattedra di filosofia del diritto nell'ateneo padovano.[3]
Morì nella città natale, a settantasette anni, nel 1957. Roma Capitale ha dedicato al suo nome una via cittadina nel quartiere Ardeatino, VIII Municipio.[4]