28ª Brigata Garibaldi "Mario Gordini"
Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
La 28ª Brigata Garibaldi “Mario Gordini" è stata una brigata partigiana che ha operato in Romagna, nella provincia di Ravenna, e nel Veneto meridionale (province di Rovigo e Padova).
Fu, assieme alla Brigata Maiella ed alla Divisione Modena-Armando, tra le pochissime formazioni partigiane riconosciute ed aggregate alle forze armate alleate durante la guerra di Liberazione.[2]
28ª Brigata Garibaldi "Mario Gordini" già 28ª Brigata GAP "Mario Gordini" | |
---|---|
Descrizione generale | |
Attiva | Guerra di Liberazione |
Nazione | Italia |
Servizio | 1944-1945 |
Tipo | Brigate partigiane |
Decorazioni | Medaglia d'argento al valor militare |
Comandanti | |
Degni di nota | Alberto Bardi "Falco" (comandante della 28ª GAP)
Arrigo Boldrini "Bulow" (comandante della 28ª Brigata) |
Simboli | |
Bandiera delle Brigate Garibaldi | |
Voci su unità militari presenti su Wikipedia |
«Quanto la 28ª ha fatto ormai è Storia. Ma a noi che seguimmo le sue azioni durante la campagna d’Italia, sembra molto di più che una serie di brillanti successi militari. È il simbolo di una nuova Italia e del risveglio degli Italiani dopo tanti anni d’inganno. La base per un movimento di Resistenza d’una nuova Italia democratica»
Essa prendeva il nome da Mario Gordini, importante esponente politico e militare della Resistenza ravennate, fucilato a Forlì il 4 gennaio 1944.
Collegata militarmente come tutte le altre Brigate Partigiane al Corpo Volontari della Libertà, agli ordini del Comitato di Liberazione Nazionale, in essa erano presenti Comunisti, Socialisti, Repubblicani, Azionisti, Cattolici, Indipendenti, con presenze femminili. Essa quindi mantenne larga apertura alle componenti politiche che si riconoscevano nel C.L.N. di Ravenna.[3] Adottò al suo interno una forma di democrazia che prevedeva una formazione politica affidata ai commissari politici, un ampio dibattito collettivo e l'elezione dei comandanti e dei commissari politici da parte dei partigiani stessi.