Il 18º Congresso degli Stati Uniti d'America, formato dal Senato e dalla Camera dei Rappresentanti, si è riunito a Washington, D.C. presso il Campidoglio dal 4 marzo 1823 al 4 marzo 1825. Riunitosi durante il sesto e il settimo anno della presidenza di James Monroe, questo Congresso ha visto confermata la maggioranza del Partito Democratico-Repubblicano sia al Senato che alla Camera dei Rappresentanti, oltre ad un allargamento del numero dei seggi sia al Senato (da 46 a 48), sia alla Camera dei Rappresentanti (da 187 a 213). Tale allargamento del numero dei seggi, e la loro distribuzione in rappresentanza di ogni stato, è stato organizzato grazie ai risultati del quarto censimento, realizzatosi nel 1820.
Fatti in breve Congresso degli Stati Uniti, Inizio ...
Ad interessare i lavori di questo Congresso fu soprattutto il tema della politica estera. Gli Stati Uniti ormai si affermavano come una vera e propria potenza territoriale e primi sintomi del suo imperialismo si affermarono proprio in questi anni. Dopo l'acquisizione effettiva della Florida (cedutagli dalla Spagna), il presidente Monroe nel 1822 affermò la sua nota "dottrina" in un messaggio al Congresso: gli Stati Uniti, se da un lato accettavano di non interessarsi alle vicende politiche sul continente europeo, dall'altro affermavano che, da quel momento in poi, non avrebbero più accettato ingerenze sul continente americano da parte delle potenze europee. La linea di politica estera di Monroe (poi concretamente messa in pratica dal suo successore, John Quincy Adams) venne accolta positivamente dal Congresso e con freddezza dalle potenze europee, e rimarrà il punto di riferimento della politica statunitense fino ai primi anni del Novecento (con la presidenza di Theodore Roosevelt), pur entrando momentaneamente in crisi durante il periodo della guerra civile[1].
Ormai quasi scomparso il Partito federalista, il Partito Democratico-Repubblicano ha dominato incontrastato questo Congresso. Tuttavia, in occasione delle elezioni presidenziali del 1824, il Partito si spaccò. Il caucus del partito al Congresso non riuscì a stabilire un unico candidato e quindi a muoversi furono i singoli congressi statali. A vincere. A giocarsi la partita furono tre elementi di spicco del partito (il Segretario di statoJohn Quincy Adams, lo speaker della Camera dei RappresentantiHenry Clay e il Segretario al tesoroWilliam Crawford) e un "outsider" che diventerà nel giro di pochi anni perno centrale del quadro politico, il noto generale Andrew Jackson. Dato che nessuno dei quattro riuscì ad ottenere la maggioranza assoluta con i voti popolari, fu la Camera dei Rappresentanti a dover eleggere definitivamente il nuovo presidente. Grazie all'alleanza tra Henry Clay e John Quincy Adams, quest'ultimo riuscì a vincere le elezioni e a ottenere la carica presidenziale. L'alleanza tra Clay e Adams venne però definito dai sostenitori di Jackson uno "sporco affare", supportati dal fatto che Clay verrà successivamente nominato da Adams suo Segretario di stato. Jackson si rifarà quattro anni più tardi, quando vincerà le elezioni presidenziali del 1828. La divisione all'interno del Partito Democratico-Repubblicano era però ormai conclamata[2][3].
Cronologia
2 giugno 1823 - Un gruppo di nativi Arikara attacca una squadra di trapper che lavorano per la Rocky Mountain Fur Company lungo il fiume Missouri e uccidono 15 persone. Per rispondere all'attacco, il governo federale invia una forza di 230 soldati dell'esercito insieme ad un contingente di quasi ottocento Sioux loro alleati al comando del tenente colonnello Henry Leavenworth e assalta il villaggio degli Arikara ma ottiene un nulla di fatto. È il primo intervento militare ad ovest del Missouri da parte dell'esercito americano.
2 dicembre 1823 - Il presidente James Monroe tiene un discorso al Congresso annunciando una nuova linea di politica estera che non tollera più ingerenze europee sul continente americano, accettando d'altro canto di non voler interferire sul continente europeo. Viene così definita la "dottrina Monroe", che rimarrà il cardine della politica estera americana fino ai primi anni del Novecento.
15 aprile 1824 - Per sostenere il possesso a pieno titolo della terra del suo popolo, il capo dei CherokeeJohn Ross inoltra una petizione ufficiale al Congresso. Per la prima volta una comunità indiana si relaziona con gli Stati Uniti riconoscendo l'esistenza di questi ultimi.
26 ottobre 1824 - Il voto popolare per le elezioni presidenziali esprime una maggioranza per Andrew Jackson. Tuttavia, non avendo raggiunto la maggioranza assoluta, il voto passa alla Camera dei Rappresentanti.
6 dicembre 1824 - Viene pubblicato il primo numero del Register of Debates, la pubblicazione che fornisce pubblicità ai dibattiti del Congresso. Verrà pubblicato fino al 1937, quando verrà sostituito dal Congressional Globe.
10 gennaio 1825 - La capitale dell'Indiana viene trasferita da Corydon a Indianapolis, attuale capitale dello stato.
9 febbraio 1825 - John Quincy Adams viene eletto nuovo presidente degli Stati Uniti dalla Camera dei Rappresentanti dato che (ai sensi del 12° emendamento) la Costituzione affida a tale organo l'elezione del presidente nel caso in cui nessuno dei candidati ottenga la maggioranza assoluta con il voto popolare. La Camera deve votare fra tre candidati (il quarto, Henry Clay, aveva scelto di appoggiare la candidatura di Adams), ovvero Adams, Andrew Jackson e William Crawford, dove ogni delegazione statale ha un voto. Adams viene eletto al primo ballottaggio.
Ulteriori informazioni Stati per Adams, Stati per Jackson ...
Stati per Adams
Stati per Jackson
Stati per Crawford
Connecticut
Illinois
Kentucky
Louisiana
Maine
Maryland
Massachusetts
Missouri
New Hampshire
New York
Ohio
Rhode Island
Vermont
Alabama
Indiana
Mississippi
New Jersey
Pennsylvania
Carolina del Sud
Tennessee
Delaware
Georgia
Carolina del Nord
Virginia
Totale: 13 (54%)
Totale: 7 (29%)
Totale: 4 (17%)
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7 gennaio 1824: Tariff Act del 1824, 4 Stat. 2, ch. 4 (An Act concerning discriminating duties of tonnage and import) - La legge fissa una serie di tariffe doganali allo scopo di proteggere il settore industriale interno. Le tariffe, che riguardano soprattutto prodotti in ferro, e tessuti di lana e cotone provenienti dalla Gran Bretagna. La legge, promossa da Henry Clay, solleva molte critiche da parte dei rappresentanti degli stati del Sud, i quali vedono il rialzo dei dazi doganali come un modo per arricchire e favorire gli stati del Nord a loro discapito (il Sud infatti era più dipendente dai mercati esteri per quanto riguarda l'approvvigionamento di manufatti, oltre che avere all'estero il mercato più redditizio per il proprio cotone).
3 marzo 1825: Crimes Act del 1825, 4 Stat. 115, ch. 65 (An Act more effectually to provide for the punishment of certain crimes against the United States, and for other purposes) - La legge (elaborata dal giudice Joseph Story e promossa dal rappresentante del Massachusetts Daniel Webster) è una grande riforma del diritto penale, che prevede un aumento generale delle pene ad una serie di reati. Si elencano anche una nuova serie di reati federali e si allargano i casi in cui è applicabile la pena di morte.
A partire da questo Congresso e a causa delle complicate elezioni presidenziali del 1824, scompare definitivamente il Partito Federalista e il Partito Democratico-Repubblicano si spacca. Soltanto con il prossimo congresso si affermerà definitivamente (fino al 1854) il cosiddetto "second party system". La divisione del Partito Democratico-Repubblicano viene qui indicata con l'iniziale del candidato che i membri del Congresso hanno appoggiato alle elezioni presidenziali del 1824: "A" per Adams, "C" per Crawford e "J" per Jackson. I rimanenti membri del Partito Federalista hanno appoggiato Adams.
I senatori sono stati eletti ogni due anni, dove ad ogni Congresso soltanto un terzo di esso viene rinnovato. Prima del nome di ogni senatore viene indicata la "classe", ovvero il ciclo di elezioni in cui è stato eletto. In questo 16º Congresso i senatori di classe 3 erano in scadenza.
Nell'elenco, prima del nome del membro, viene indicato il distretto elettorale di provenienza o se quel membro è stato eletto in un collegio unico (at large).
Ulteriori informazioni Stato (classe), Membro precedente ...
Stato (classe)
Membro precedente
Ragione del cambiamento
Successore
Data della successione
New Jersey (1)
Seggio vacante
Il senatore, Samuel L. Southard si era dimesso durante il precedente Congresso. Nuove elezioni si sono tenute il 12 novembre 1823
Joseph McIlvaine (A-DR)
12 novembre 1823
Delaware (2)
Seggio vacante
Il Congresso statale non è riuscito ad eleggere il suo senatore. Il precedente senatore è stato rieletto il 7 gennaio 1824.
Nicholas Van Dyke (A-F)
7 gennaio 1824
Delaware (1)
Seggio vacante
Caesar A. Rodney si era dimesso durante il precedente Congresso. Nuove elezioni si sono tenute il 12 novembre 1823.
Thomas Clayton (A-F)
8 gennaio 1824
Connecticut (1)
Elijah Boardman (J-DR)
Boardman è deceduto il 18 agosto 1823. È stato nominato il suo successore l'8 ottobre 1823, che poi è stato riconfermato da nuove elezioni il 5 maggio 1824.
Henry W. Edwards (J-DR)
8 ottobre 1823
Louisiana (3)
James Brown (A-DR)
Brown si è dimesso il 10 ottobre 1823 per assumere la carica di ambasciatore in Francia.
Josiah S. Johnston (A-DR)
15 gennaio 1824
Illinois (3)
Ninian Edwards (A-DR)
Edwards si è dimesso il 4 marzo 1824 per assumere la carica di ambasciatore in Messico. Si sono tenute nuove elezioni il 6 dicembre 1824.
John McLean (C-DR)
6 dicembre 1824
Louisiana (2)
Henry Johnson (A-DR)
Johnson si è dimesso il 27 maggio 1824 per potersi candidare alla carica di governatore della Louisiana. Si sono tenute nuove elezioni il 19 novembre 1824.
Dominique J. Bouligny (A-DR)
19 novembre 1824
Virginia (2)
John Taylor (C-DR)
Taylor è deceduto il 21 agosto 1824. Si sono tenute nuove elezioni il 7 dicembre 1824.