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principe ottomano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Şehzade Ahmed (Amasya, 1466 – Konya, 24 marzo 1513) è stato un principe ottomano, figlio del sultano Bayezid II e della concubina Bülbül Hatun. Contese il trono al fratellastro Selim I, ma fu da questi sconfitto e giustiziato.
Şehzade Ahmed | |
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Sarcofago di Şehzade Ahmed (a sinistra) nel Complesso Muradiye di Bursa | |
Pretendente al trono ottomano Şehzade dell'Impero ottomano | |
In carica | 1511 – 24 marzo 1513 |
Nascita | Amasya, 1466 |
Morte | Konya, 24 marzo 1513 |
Sepoltura | Türbe Şehzade Ahmed |
Luogo di sepoltura | Complesso Muradiye, Bursa |
Dinastia | Casa di Osman |
Padre | Bayezid II |
Madre | Bülbül Hatun |
Consorte | Sittişah Hatun Gülçiçek Hatun Bülbül Hatun Almeno altre quattro |
Figli | Şehzade Murad Şehzade Süleyman Şehzade Alaeddin Şehzade Osman Şehzade Ali Şehzade Mehmed Şehzade Kasim Kamerşah Sultan Fatma Sultan Fahrihan Sultan Hanzade Sultan |
Religione | Islam sunnita |
Ahmed nacque ad Amasya nel 1466, figlio dell'allora Şehzade Bayezid, governatore della provincia, e della concubina Bulbul Hatun. Aveva almeno una sorella di sangue, Hundi Sultan (una seconda, Ayşe Sultan, è di maternità contestata).
Una volta adulto, come tradizione, venne inviato in provincia come governatore, prima ad Amasya e poi a Manisa. Divenne noto come poeta e letterato, nonché come mecenate: nella sua cerchia si annoveravano, fra gli altri, la poetessa Mihri Hatun.
Ahmed era ritenuto il favorito e l'erede apparente di suo padre: l'impero ottomano non ebbe una legge di successione codificata fino al XVII secolo, e qualunque figlio del sultano defunto fosse arrivato per primo a Costantinopoli e si fosse fatto acclamare sultano avrebbe avuto diritto al trono. A quel punto, il nuovo sultano aveva il diritto, secondo la Legge del Fraticidio, di uccidere i propri fratelli e nipoti, che, da parte loro, potevano ribellarsi al sultano per la vita e il trono. Le lotte fratricide erano frequenti e la vicinanza della provincia assegnata allo Şehzade era quindi segno del favore verso questi. Manisa, la città di Ahmed, era provincia più vicina a Costantinopoli. Ahmed godeva inoltre del sostegno del Gran Visir Hadim Ali Pascià.
In questo contesto, nel 1511 Selim, uno dei fratellastri di Ahmed, si ribellò contro il padre e i fratellastri ancora viventi (Ahmed e Korkut) per il trono. Bayezid lo affrontò e lo sconfisse, costringendolo a riparare in Crimea, dove il khan Menli I Giray era suo alleato (presumibilmente, Selim aveva preso come consorte una sua figlia).
Nel mentre, Ahmed fu incaricato di reprimere la Ribellione di Şahkulu, in territorio safavide. Invece di affrontare l'esercito nemico, Ahmed mercanteggiò con il proprio esercito e con quello persiano affinché lo sostenessero nella sua salita al trono. Dopo la sconfitta di Selim, Ahmed si dichiarò sultano dell'Anatolia, conquistò Konya e, agli inviti del padre a desistere, marciò sulla capitale, Costantinopoli, trovando le porte sprangate e le truppe fedeli a Bayezid schierate. Ahmed dovette ritirarsi nuovamente a Konya, ma nel frattempo Selim riorganizzò le sue truppe e, con il sostegno del Khan crimeo, riuscì nel 1512 a espugnare Costantinopoli, costringendo Bayezid ad abdicare (il deposto sultano morì in circostanze misteriose un mese dopo) e venendo proclamato nono sultano dell'impero ottomano.
A quel punto, Selim si dedicò alla sconfitta e all'uccisione dei fratelli e dei nipoti maschi viventi. Ahmed, asserragliato a Konya, fu sconfitto, catturato e giustiziato il 24 marzo 1513, dopo la battaglia di Yenişehir.
Delle almeno sette consorti che Ahmed doveva avere, ne sono note tre:
Ahmed aveva almeno sette figli:
Ahmed aveva almeno quattro figlie:
Una versione romanzata di Ahmed appare come principale antagonista nel videogioco Assassin's Creed: Revelations , doppiato da Tamer Hassan . Il gioco, ambientato durante la guerra civile ottomana e la ribellione di Şahkulu, ritrae Ahmed come uno stratega calmo e calcolato, a differenza del più violento fratello Selim, con il quale si scontra perché Ahmed è stato nominato erede apparente al trono ottomano. Sembra essere vicino a suo nipote Solimano, il figlio di Selim, il quale sostiene Ahmed nei suoi sforzi per diventare Sultano e disapprova i metodi di suo padre. Verso la fine del gioco, Ahmed si rivela essere il Gran Maestro dell'Ordine dei Templari Turco-Bizantini, che vuole diventare sultano ottomano attraverso l'aiuto degli ultimi bizantini rimanenti che volevano rifondare l'impero, motivo per cui ha sostenuto Manuele Paleologo e Şahkulu nei rispettivi piani. Nello scontro finale del gioco, Ahmed viene sconfitto dal protagonista Ezio Auditore da Firenze, e poi ucciso da Selim venendo spinto da un dirupo. Nel gioco, la morte di Ahmed avviene nel 1512 anziché nel 1513.
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