Édouard Drouyn de Lhuys
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Édouard Drouyn de Lhuys (Parigi, 19 novembre 1805 – Parigi, 1º marzo 1881) è stato un politico francese. Fu per quattro volte ministro degli Esteri. Durante il mandato dal 1848 al 1849 dispose la repressione dei moti della Repubblica romana. Fu ministro degli Esteri una seconda volta per alcuni giorni nel 1851 e successivamente con il Secondo Impero dal 1852 al 1855 e dal 1862 al 1866. Durante questi ultimi due mandati la sua politica, conservatrice e filoaustriaca, mirò a contenere le iniziative liberali e filoitaliane dell'imperatore Napoleone III.
Édouard Drouyn de Lhuys | |
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Ministro degli Esteri della Francia | |
Durata mandato | 20 dicembre 1848 – 2 giugno 1849 |
Presidente | Odilon Barrot |
Predecessore | Jules Bastide |
Successore | Alexis de Tocqueville |
Durata mandato | 9 gennaio 1851 – 24 gennaio 1851 |
Presidente | Alphonse Henri d'Hautpoul |
Predecessore | Jean Ernest Ducos de La Hitte |
Successore | Anatole Brénier de Renaudière |
Durata mandato | 28 luglio 1852 – 7 maggio 1855 |
Presidente | Napoleone III |
Predecessore | Louis de Turgot |
Successore | Alexandre Colonna Walewski |
Durata mandato | 15 ottobre 1862 – 1 settembre 1866 |
Presidente | Napoleone III |
Predecessore | Édouard Thouvenel |
Successore | Charles de La Valette (ad interim) |
Dati generali | |
Partito politico | Comitato di Rue de Poitiers |
Firma |
Guidò la politica estera alleato dell'imperatrice Eugenia. Sostenne nel 1853 l'intervento francese al fianco della Gran Bretagna contro la Russia (Guerra di Crimea), ma non riuscì a convincere l'Austria a fare altrettanto. Dimessosi per il rifiuto di Napoleone III di vagliare una sua proposta di pace alla Russia, fu poi richiamato all'incarico e sostenne le rivolte anti-russe in Polonia nel 1863 (Rivolta di Gennaio).
Fu ostacolato da Napoleone III che si appropriò gradualmente degli affari Esteri costringendolo a firmare la Convenzione di settembre con l'Italia. Ancora in contrasto con Napoleone III favorevole alla Prussia e all'Italia che avevano attaccato l'Austria (Guerra austro-prussiana), nel 1866 abbandonò definitivamente la vita politica.