Utente:Enrico Bortolozzo/Proibizionismo Cannabis
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La storia della cannabis è particolare perché in stretta relazione con quella dell'essere umano: sin dall'antichità, la cannabis, è stata utilizzata e coltivata (con riscontri anche nell'Antico Testamento), tanto da diventare, per alcune popolazioni e culture, tratto distintivo, con riti, cerimonie e usanze peculiari. Oltre a ciò, nel corso dei millenni, la pianta e i suoi derivati, sono state al centro di numerose scoperte e innovazioni, che variano dall'ambito tecnologico a quello medico. Oltre a questa cultura, che ruota intorno alla trasformazione dei prodotti delle diverse varietà di canapa, nella storia della cannabis ha un importante ruolo il proibizionismo. Nell'ambito del proibizionismo della cannabis si identificano una serie di misure legislative atte al controllo e alla proibizione della sostanza, per quanto riguarda l’utilizzo industriale, medico e ricreativo. In particolare – per quanto concerne il periodo contemporaneo – si può dire che il proibizionismo sia iniziato negli Stati Uniti a partire dagli anni ’30, poi successivamente esteso a tutto il mondo con le regolamentazioni delle Nazioni Unite del 1961. Per quanto - nella maggior parte degli stati - rimanga tutt’ora una sostanza illegale, con la fine del ventesimo secolo e con l’inizio del ventunesimo, la cannabis ha vissuto una serie di depenalizzazioni e liberalizzazioni che hanno fatto si che potesse essere riutilizzata in ambito medico e industriale, nonché regolamentata, sotto controllo statale, in ambito ricreativo.