Trionfo della morte (D'Annunzio)
romanzo scritto da Gabriele D'Annunzio / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Trionfo della morte è un romanzo del 1894 di Gabriele D'Annunzio scritto nell'arco di quasi cinque anni (dal 1889 al 1894). Si tratta dell'ultimo della cosiddetta trilogia de I Romanzi della Rosa, di cui fanno parte anche i precedenti Il Piacere (1889) e L'Innocente (1892). Il romanzo era inizialmente dedicato a Giosuè Carducci[1], ma poi finì con l'essere dedicato all'amico pittore Francesco Paolo Michetti, nel cui studio (convento Michetti) D'Annunzio riuscì a terminare la stesura dell'opera.
Trionfo della morte | |
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Altro titolo | L'Invincibile |
Autore | Gabriele D'Annunzio |
1ª ed. originale | 1894 |
Genere | romanzo |
Lingua originale | italiano |
Ambientazione | Abruzzo (varie località della provincia di Chieti), Roma, Umbria |
Protagonisti | Giorgio Aurispa, Ippolita Sanzio |
Serie | I Romanzi della Rosa |
Preceduto da | L'Innocente |
Il Trionfo della morte è un chiaro esempio di romanzo psicologico, nel quale l'alternarsi delle vicende cede il posto a una perpetua analisi introspettiva della coscienza del protagonista, Giorgio Aurispa[1]. Il romanzo, che si apre con un passo dell'Al di là del bene e del male di Friedrich Nietzsche nell'esergo, sviluppa il tema del superomismo, così come interpretato dall'allora trentunenne D'Annunzio.