Centrale elettronucleare Super-Phénix
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La centrale elettronucleare Super-Phénix ospitava il reattore nucleare Superphénix (o SPX)[4]. Questa centrale nucleare era installata presso il sito nucleare di Creys-Malville, sulla riva destra del fiume Rodano, nel comune di Creys-Mépieu (che fino al 1989 si chiamava Creys-et-Pusignieu, nell'Isère), a 50 km ad est di Lione, a 55 km dal confine svizzero e a 105 km da quello italiano.
Superphénix | |
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Informazioni generali | |
Stato | Francia |
Località | Creys-Mépieu |
Coordinate | 45°45′34.01″N 5°28′24.15″E45°45′34.01″N, 5°28′24.15″E |
Situazione | chiusa |
Proprietario | EDF |
Gestore | EDF |
Anno di costruzione | 1976 – 1985 |
Inizio produzione commerciale | 1986 |
Chiusura | 1998 |
Reattori | |
Fornitore | ANSALDO |
Tipo | FBR |
Modello | Na-1200 |
Spenti | 1 (1200 MW) |
Produzione elettrica | |
Nel 1996 | 3.391,61 GWh |
Media (ultimi 5 anni) | 679,826 GWh |
Totale | 3,39[1] TWh |
Ulteriori dettagli | |
Costo | 34,4 miliardi di FF (1994)[2] 5,24 miliardi di € (1994)[3] |
Costruttore | CEA/EDF/Novatome |
Sito internet | |
Mappa di localizzazione | |
Dati aggiornati al 18 maggio 2019 | |
Superphénix aveva una potenza di 3000 MWt (1200 MWe) ed era il primo prototipo della filiera RNR costruito a scala industriale, dopo alcune unità di taglia inferiore (Rapsodie e poi Phénix)[4].
Nel 1994, un decreto trasforma Superphénix in reattore di ricerca e di dimostrazione, ma questo decreto venne annullato nel 1997 dal Consiglio di Stato[5], malgrado un progetto economicamente valido e un tasso di carico di più del 30% nel 1997.
Il reattore e i suoi equipaggiamenti associati costituivano l'installazione nucleare di base (INB) nº 91[6], esso smise di produrre energia elettrica nel 1996 e l'impianto venne chiuso commercialmente nel 1997. Attualmente il sito nucleare di Creys-Malville ospita 2 installazioni nucleari di base: Superphénix (reattore in corso di smantellamento, INB nº 91) e un'installazione nucleare di deposito di combustibile ("Atelier pour l'évacuation du combustible - APEC", in uso fino al 2035, INB nº 141), vi lavorano circa 350 persone[4]. EDF aveva previsto di installare presso il sito nucleare di Creys-Malville un secondo reattore, di tipo PWR, modello EPR, poi nel 2009 è stato scelto il sito di Penly (poi il progetto è abbandonato nel 2012).
Superphénix era un reattore nucleare sperimentale elettrogeno delle filiere dei reattori a neutroni rapidi e autofertilizzanti, del tipo reattore nucleare veloce autofertilizzante (FBR / RNR(S)), del modello reattore nucleare veloce al sodio (SFR / RNR-Na). Esso era quindi un reattore che generava da solo il suo combustibile – il plutonio-239, partendo dall'uranio-238 – utilizzando come fluido di lavoro e di raffreddamento il sodio liquido.
Il nome del reattore proviene dal mitico uccello Fenice – che in francese si scrive «Phénix» – che rinasce dopo la morte dalle sue ceneri, come il nuovo combustibile nucleare al plutonio proviene dalle «ceneri» del combustibile usato.[7]