Storia di Ahikar
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La Storia di Ahikar o Le parole di Ahikar è un apocrifo dell'Antico Testamento scritto originariamente in aramaico. Il nucleo originario è di origine giudaica e risale al V secolo a.C., con successivi ampliamenti cristiani del II secolo d.C.
Narra la storia del Ahikar, gran visir di Assiria durante i regni di Sennacherib ed Esarhaddon (VII secolo a.C.). Privo di figli naturali adotta Nadan figlio di sua sorella come suo successore. L'ingrato Nadab però complotta contro lo zio, ma alla fine prevale la giustizia con la riabilitazione di Ahikar e la condanna di Nadab. La vicenda trovò successivi ampliamenti cristiani del II secolo d.C.[senza fonte]
Il protagonista è Ahikar uh-hi’kahr (אחיקר), tradotto anche come Aḥiḳar e Ahiqar (arabo Hayqar o Hayḳar, greco antico Ahiacharos e varianti su questa radice, armeno Խիկար [Xikar]), un sapiente celebre nel Vicino Oriente antico per la sua libertà fuori dal comune.
Nel Codex Sinaiticus è attestato come Acheicharos o Acheikar, nel Codex Alexandrinus e nel Codex Vaticanus come Achiacharos, nella Vetus Latina come Achicarus. Ci è pervenuto una versione del testo in armeno (una storia di Hikare), in siriaco, in arabo (una storia di al-Hajkare). È noto la versione in slavo "racconto di Akira il saggio", datata XII secolo.