La serva padrona (Pergolesi)
opera di Giovanni Battista Pergolesi / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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La serva padrona è un intermezzo buffo in due parti musicato da Giovanni Battista Pergolesi.
La serva padrona | |
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Frontespizio di libretto d'epoca de La serva padrona da rappresentarsi come intermezzo dell'opera seria L'odio vinto dalla costanza | |
Titolo originale | La serva padrona |
Lingua originale | italiano |
Genere | intermezzo buffo |
Musica | Giovanni Battista Pergolesi |
Libretto | Gennaro Antonio Federico (Libretto online) |
Atti | uno |
Epoca di composizione | 1733 |
Prima rappr. | 28 agosto 1733 |
Teatro | Teatro San Bartolomeo, Napoli |
Personaggi | |
Autografo | non è stato rintracciato |
Composta per il compleanno di Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel su libretto di Gennaro Antonio Federico, fu rappresentata la prima volta al Teatro San Bartolomeo di Napoli il 5 settembre 1733, quale intermezzo all'opera seria Il prigionier superbo, dello stesso Pergolesi, destinata a non raggiungere neppure lontanamente la fama della Serva padrona. Alla prima rappresentazione è attribuita a tutti gli effetti l'inizio del nuovo genere dell'opera buffa. Lo stesso libretto fu ripreso da Giovanni Paisiello per l'omonima opera buffa.
Nel 1734 avviene la prima nell'Académie Royale de Musique di Parigi e nella Reggia di Versailles, nel 1746 nel Théâtre-Italien di Parigi e nel 1750 nell'His Majesty's Theatre di Londra. Il grande successo della ripresa del 1752 dell'Académie Royale de Musique scatenò una disputa, nota come la Querelle des bouffons, fra i sostenitori dell'opera tradizionale francese, incarnata dallo stile di Jean-Baptiste Lully e Jean-Philippe Rameau, e i sostenitori della nuova opera buffa fra cui alcuni enciclopedisti (in particolare Jean-Jacques Rousseau, anch'egli compositore). La disputa divise la comunità musicale francese e la stessa corte (con la regina che si schierò a fianco degli "italiani"), per due anni, e portò ad una rapida evoluzione del gusto musicale del paese transalpino verso modelli meno schematici e più moderni. Nel 1754 avviene la ripresa nel Théâtre-Italien come La servante-maîtresse nella traduzione in versi di Pierre Baurans e Charles Simon Favart e nel 1862 la prima all'Opéra-Comique di Parigi con Célestine Galli-Marié.