Invidia degli dèi
concetto della cultura greca antica / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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L'invidia degli dèi (φθόνος τῶν θεῶν) è un'espressione che è stata interpretata nel senso che questo sentimento malevolo appartenesse persino agli dèi, dagli umani attributi, custodi gelosi della propria gloria e del proprio potere. Le divinità invidiose non tolleravano che gli umani si avvicinassero alla natura divina e perciò, quando questi si fossero spinti al di là dei limiti stabiliti, venivano puniti con la morte o privati della loro gloria[3]. Questa interpretazione, alla luce delle analisi filologiche, è stata considerata non sempre aderente alla cultura greca più antica[4].
«L'invidia credevano gli antichi, quando si trovavano in grandezze e prosperità, convenisse placare negli stessi dei, espiando con umiliazioni, con offerte e penitenze volontarie il peccato appena espiabile della felicità o dell'eccellenza.[1]»