Il mito tragico dell'Angelus di Millet
Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Il mito tragico dell'Angelus di Millet è un'opera di Salvador Dalí, scritta in francese tra gli anni 1932 e 1935. Nel 1933 ne compare il prologo nella rivista Minotaure[1], con sei illustrazioni; la copia del libro, perduta nel 1941[2], nel momento della fuga da Arcachon, poche ore prima dell'occupazione nazista, venne poi ritrovata e pubblicata in Francia nel 1963.[3] Nel 1978, con l'editore Óscar Tusquets, Dalì decide di apportarvi alcune modifiche, correggendo alcuni particolari e aggiungendo immagini per facilitare la comprensione del testo.[4]
Il libro è ritenuto l'opera più rappresentativa del metodo paranoico-critico elaborato da Dalì,[5] che utilizza e reinterpreta il principio dell’“automatismo psichico” teorizzato da André Breton, padre del movimento surrealista, e le suggestioni della tesi sulla psicosi paranoica dello psicoanalista francese Jacques Lacan[6][7][8]