Hébertisti
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Gli hébertisti (in italiano, ebertisti), detti anche exagérés ('esagerati') durante la Rivoluzione francese (da non confondere con gli Enragés (infuriati, arrabbiati) di Jacques Roux, gruppo extraparlamentare) sono sotto l'Assemblea legislativa e la "Convention nationale" principalmente dei membri del club dei Cordiglieri, appartenenti in gran parte ai ranghi dei Montagnardi alla "Convention nationale", all'amministrazione della Comune e del Dipartimento di Parigi, e che erano in relazione con Jean-Nicolas Pache o Jacques-René Hébert che, di per sé, non apparteneva ad un vero e proprio partito. Altri erano invece giacobini radicali.
Hébertisti | |
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Leader | Jacques-René Hébert |
Stato | Francia |
Sede | Parigi |
Fondazione | 1791 |
Dissoluzione | 1794 |
Ideologia | Populismo di sinistra Radicalismo Repubblicanesimo radicale Democrazia emergenziale rivoluzionaria Democrazia diretta Anticlericalismo Anticattolicesimo Decristianizzazione Illuminismo radicale Statalismo Centralismo |
Collocazione | Estrema sinistra |
Testata | Le Père Duchesne |
Il movimento "esagerato" non può essere ridotto, ovviamente, all'ebertismo che è stato solo un piccolo strumento che Le Père Duchesne (Hébert) e sua moglie erano soli a rappresentare; ebertisti è un neologismo che nasce dal processo di formazione degli "Esagerati" o ultra-demagoghi, dei quali Hebert era la "stella", la figura più familiare al pubblico a causa della sua rivista Père Duchesne, popolaresca, volgare e satirica ma efficace.
Il grande movimento di "esagerazione" rivoluzionaria al quale Danton e poi Robespierre hanno cercato di opporsi, è principalmente rappresentato da Bertrand Barère de Vieuzac, Jean-Marie Collot d'Herbois, Andrés María de Guzmán, François Desfieux, Pierre Gaspard Chaumette, Julien de Toulouse e altri, che furono i principali artefici della caduta degli odiati girondini (31 maggio e 2 giugno 1793).
Sono stati implicati in affari torbidi che non hanno finito di essere chiariti, riguardanti l'appropriazione indebita di fondi pubblici dal 10 agosto 1792, sui loro legami con la Banda nera e distributori e agenti di cambio di denaro estero; tutti rappresentanti delle banche ed i loro agenti: Laborde de Méréville, Jean-Frédéric Perregaux, i Walckiers ecc., rifiutando di spiegare o presentare i rendiconti. Gli "Esagerati" avevano grandi ambizioni: padroneggiano completamente i meccanismi della demagogia più sofisticati, si appellano a « il popolo » al quale è destinata una stampa fatta su misura, quella di Jean-Paul Marat o di Jacques-René Hébert, i quali partecipano alla luce del sole alle imprese destinate a sconfiggere i Girondini e poi a « epurare » la Convenzione nazionale.