Dialetto biellese
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Il biellese (bielèis) è un dialetto della lingua piemontese, parlato a Biella e provincia. Appartiene al gruppo orientale del piemontese, di cui fanno parte anche vercellese, novarese occidentale, monferrino, alessandrino, astigiano, langarolo e monregalese.
Biellese Bielèis | |
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Parlato in | Italia |
Regioni | provincia di Biella |
Locutori | |
Totale | ~ |
Tassonomia | |
Filogenesi | Indoeuropee Romanze Galloromanze Galloitaliche Piemontese Dialetto biellese |
Statuto ufficiale | |
Ufficiale in | - |
Regolato da | nessuna regolazione ufficiale |
Codici di classificazione | |
ISO 639-2 | roa
|
Nell'ultimo secolo il biellese si è caratterizzato per una progressiva "torinesizzazione", resa visibile dalla sostituzione di alcuni vocabili locali con altri in uso nel capoluogo regionale. Pur essendo la provincia in contatto con influenze lombarde, il dialetto si mantiene integralmente piemontese.
Si osserva ancora un certo utilizzo del dialetto dalla popolazione dei paesi della provincia.
«Il dialetto di Biella, e con esso un buon nùmero dei circostanti, distìnguesi dai dialetti posti dalla riva destra della Dora, per la flessione dei participj che finiscono in ač, ič, come dač, dič, anziché in èt; per la terminazione in è negli infiniti dei verbi di prima conjugazione, che gli altri canavesi vòlgono in ar; nel che si collega ai Piemontesi; come pure, a simiglianza di questi, fa uso costante del pleonasmo nei pronomi reciproci e personali, dicendo: s'è ausàsse, s'n'è andàsne, al l'ha vdülo, evitato sempre dai Canavesi.
Distìnguesi pure dagli uni e dagli altri pel frequente uso del suono sc italiano, che sostituisce alla ci, dicendo: porscèi, sciò, panscia, per porci, ciò, pancia. Nel resto partècipa più o meno dei caràtteri, così del piemontese, come del canavese e del monferrino.
I dialetti di Andorno e Settimo Vittone, posti al settentrione di Biella sui monti, e che possono risguardarsi come varietà di quello che pàrlasi in Biella stessa, ne differìscono solo per una pronunzia più rozza.»
(Bernardino Biondelli, Saggio sui dialetti gallo-italici, 1853, pag- 487)