Chirocephalus marchesonii
specie di animali della famiglia Chirocephalidae / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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Il chirocefalo del Marchesoni (Chirocephalus marchesonii Ruffo & Vesentini, 1957) è un crostaceo branchiopode della famiglia Chirocephalidae e del genere Chirocephalus, endemico del lago di Pilato, un piccolo specchio d'acqua di origine glaciale racchiuso nel massiccio del Monte Vettore, nel Parco nazionale dei Monti Sibillini. Venne rinvenuto per la prima volta nel 1954 da Vittorio Marchesoni, direttore dell'Istituto di Botanica dell'Università di Camerino, durante una delle sue periodiche escursioni nei Monti Sibillini. Ulteriori campionamenti vennero effettuati successivamente da Ruffo e Vesentini (1957) che stabilirono che si trattava di una nuova specie. La nuova entità venne pertanto dedicata a Vittorio Marchesoni e denominata Chirocephalus marchesonii.
Chirocefalo del Marchesoni | |
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Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Crustacea |
Classe | Branchiopoda |
Ordine | Anostraca |
Famiglia | Chirocephalidae |
Genere | Chirocephalus |
Specie | C. marchesonii |
Nomenclatura binomiale | |
Chirocephalus marchesonii Ruffo & Vesentini, 1957 |
La caratteristica più interessante di questi anostraci consiste nel loro adattamento ad ambienti sottoposti a forti stress stagionali. Si tratta soprattutto di raccolte d'acqua temporanee e piccoli bacini astatici, caratterizzati da un periodo di completa assenza dell'acqua (prosciugamento/congelamento) e/o da fluttuazioni di livello e, di conseguenza, anche da oscillazioni dei parametri fisico-chimici, a volte notevoli. Per far fronte a tali difficoltà ambientali essi producono forme di resistenza dette cisti, all'interno delle quali l'embrione, il cui sviluppo è arrestato allo stadio di gastrula, è isolato da una parete protettiva che gli consente di conservare la vitalità fino a che non si ricreano le condizioni idonee alla schiusa.