Carestia russa del 1921-1923
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La carestia russa del 1921-1923, interessò soprattutto la regione del Volga e del fiume Ural e causò la morte di circa 2 milioni di persone.
La carestia fu causata da una combinazione di effetti, con i danni provocati alla produzione agricola già dalla prima guerra mondiale e, in seguito, dagli scontri della rivoluzione e della guerra civile con la sua politica del comunismo di guerra. Una delle siccità russe intermittenti colpì nel 1921 aggravando la portata della catastrofe nazionale. In molti casi il disinteresse delle amministrazioni locali, che si resero conto troppo tardi della portata del problema, contribuì alla tragedia. Ad esempio, nell'estate del 1921, metà dell'area arabile della Crimea fu distrutta dalla siccità, ma non furono richiesti aiuti fino a maggio dell'anno successivo.
Nelle aree colpite dalla carestia la fame era così dura che ci si chiedeva se mangiare il poco grano rimasto piuttosto che seminarlo. Ad un certo punto le agenzie umanitarie furono costrette a fornire cereali al personale delle ferrovie per far spostare i rifornimenti.