Bertrand Barère
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Bertrand Barère de Vieuzac (Tarbes, 10 settembre 1755 – Tarbes, 3 gennaio 1841) è stato un politico e rivoluzionario francese.
Bertrand Barère | |
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6º Presidente della Convenzione nazionale della Prima Repubblica Francese | |
Durata mandato | 29 novembre 1792 – 31 dicembre 1792 |
Predecessore | Henri Grégoire |
Successore | Jacques Defermon |
Deputato dell'Assemblea Nazionale Costituente e della Convenzione nazionale | |
Durata mandato | 1790 – 26 ottobre 1795 |
Membro del Comitato di salute pubblica | |
Durata mandato | 6 aprile 1793 – 27 luglio 1794 |
Deputato al Consiglio dei Cinquecento | |
Durata mandato | 14 aprile 1797 – 20 maggio 1797 |
Deputato della Camera del Primo Impero Francese | |
Durata mandato | 15 maggio 1815 – 13 luglio 1815 |
Consigliere generale del dipartimento Hautes-Pyrénées (Monarchia di luglio) | |
Durata mandato | 1833 – 1839 |
Dati generali | |
Partito politico | Marais (1792-1795) Foglianti (1791-92) Club dei Giacobini (1793-1794) Montagnardi[1] (1795) Club del Panthéon (1797[2]) Costituzionali liberali (1815) Sinistra (1830-1841) |
Professione | Avvocato |
Firma |
Bertrand Barère iniziò la sua carriera politica con la Rivoluzione francese come deputato del Terzo stato degli Hautes-Pyrénées agli Stati Generali del 1789 e poi come membro della Convenzione nazionale. Schierato su posizioni di estrema sinistra, fu tra i più intransigenti capi montagnardi e uno dei principali fautori e organizzatori del regime del Terrore. Promotore del Comitato di salute pubblica, ne fece parte insieme agli altri capi giacobini, distinguendosi come ispiratore della politica estera aggressiva della Repubblica e della guerra rivoluzionaria contro le monarchie dell'Ancien Régime, e come rigido assertore di provvedimenti terroristici fortemente repressivi contro i nemici interni ed esterni della Rivoluzione.
Minacciato dalla nuova politica di Maximilien de Robespierre contraria agli eccessi del Terrore, Barère prese parte alla cospirazione del 9 Termidoro che portò alla caduta e alla morte del capo giacobino e dei suoi seguaci principali. Nonostante questa svolta politica, Barère fu ben presto destituito e imprigionato dalla nuova classe politica termidoriana per le sue posizioni neo-giacobine. Destinato alla deportazione e trasferito sull'isola di Oléron, riuscì a fuggire nascondendosi a Bordeaux e a Tarbes. Tentò una nuova elezione parlamentare durante il Direttorio nel 1797, ma venne richiamato e amnistiato solo da Napoleone Bonaparte durante il Consolato.
Durante la guerra Barère ebbe posizioni pubbliche fortemente anti-britanniche, mentre sembra che in segreto si tenesse in corrispondenza con lord Stanhope, cognato di William Pitt e cugino di lord Grenville, capo del Foreign Office.[3]
Nel 1815 fu eletto deputato durante i cento giorni, ma l'anno dopo fu esiliato dal regime della Restaurazione. Durante la monarchia di luglio, benché anziano, ebbe ancora un incarico politico a livello locale.