Basiliche civili dell'antica Roma
elenco di edifici pubblici della Roma antica / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
Caro Wikiwand AI, Facciamo breve rispondendo semplicemente a queste domande chiave:
Puoi elencare i principali fatti e statistiche su Basiliche civili antiche di Roma?
Riassumi questo articolo per un bambino di 10 anni
MOSTRA TUTTE LE DOMANDE
Le basiliche dell'antica Roma erano basiliche civili che sorsero per lo più nelle piazze forensi.
- Basilica Porcia
- Edificata nel 184 a.C. da Catone il censore durante la sua censura, è stata identificata con i resti visti sull'angolo nord del Foro Romano, tra la Curia e l'Atrium Libertatis sede dei censori[1]. I resti presentano un rifacimento in epoca sillana. La Basilica divenne centro di intensa attività economica e richiamava nella forma architettonica la sala ipostila egiziana.
- Basilica Sempronia
- Sorse sul lato nord-orientale della piazza del Foro Romano, alle spalle delle tabernae veteres,[2] ad opera del censore Tiberio Sempronio Gracco, nel 170 a.C.
- Basilica Opimia
- Fondata nel 121 a.C. all'angolo nord della piazza del Foro Romano[3] dal console Lucio Opimio insieme al rifacimento del contiguo tempio della Concordia. Probabilmente scomparve in occasione della ricostruzione tiberiana del tempio.
- Basilica Fulvia
- Conosciuta anche come Fulvia-Aemilia, fu costruita sul lato nordorientale della piazza del Foro Romano, alle spalle delle tabernae novae argentariae, dai censori dell'anno 179 a.C., in sostituzione probabilmente di una precedente basilica citata da Plauto e fu rimpiazzata alla metà del I secolo a.C. dalla Basilica Emilia.
- Basilica Emilia
- Sorse con il nome di Basilica Aemilia o Basilica Paulli sul lato nordorientale della piazza del Foro Romano,[4] in sostituzione della basilica Fulvia o Fulvia-Aemilia, dietro le tabernae novae argentariae tra il 55 e il 34 a.C. ed ebbe vari restauri fino al V secolo.
- Basilica Giulia
- Con il nome di basilica Iulia sorse sul lato sud-occidentale della piazza del Foro Romano[5] a partire dal 55 a.C., al posto della basilica Sempronia e delle antistanti tabernae veteres. Venne inaugurata nel 46 a.C., ma danneggiata da un incendio nel 12 a.C. venne restaurata e dedicata ai nipoti di Augusto, Caio e Lucio Cesari nel 12 (basilica Gai et Luci). Distrutta nuovamente dall'incendio del 283 venne restaurata sotto Diocleziano.
- Da identificare con l'aula in laterizio i cui resti si conservano alle spalle del Pantheon adrianeo[6] e ad esso contemporaneo. L'aula, collegata alle terme di Agrippa, aveva copertura con volte a crociera e le pareti articolate da colonne con un fregio a delfini e riccamente rivestite di marmi. Doveva essere utilizzata per la trattazione di affari.
- Basilica Argentaria
- Menzionata in fonti tarde, è stata identificata con il portico a due navate su pilastri, situato sul lato sinistro del Tempio di Venere Genitrice nel Foro di Cesare[7] e pertinente al rifacimento traianeo del complesso.
- Basilica Ulpia
- La basilica chiudeva sul lato nord-occidentale la piazza del Foro di Traiano.[8]
- Basilica di Massenzio
- Nota anche come Basilica Constantini o Basilica Nova, fu iniziata da Massenzio intorno al 305 sulle pendici della Velia verso il Foro Romano[9] e completata sotto Costantino. Probabilmente nel IV secolo ebbe aggiunti un ingresso porticato verso la via Sacra e un'abside nel nicchione centrale della parete opposta.