Associazione librai antiquari d'Italia
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L'Associazione librai antiquari d'Italia (ALAI) è un’associazione nazionale nata a Milano nell’autunno del 1947, originariamente col nome di Circolo dei librai antiquari. Nel gennaio del 1948 le librerie aderenti erano 19 (21 conteggiando a parte le sedi romane della Hoepli e della Olschki): Banzi di Bologna, Bozzi e Delai di Genova, Olschki di Firenze, Casella di Napoli, Nironi e Prandi di Reggio Emilia, Rappaport di Roma, Bourlot e Pregliasco di Torino, Cassini di Venezia e nove ditte milanesi (La Bibliofila, Cantoni, Cavallotti, Garzanti, Hoepli, Mediolanum, Il Polifilo, Turri e la Libreria Vinciana).
L’ALAI, che partecipò a Copenaghen nel 1948 alla fondazione della International League of Antiquarian Booksellers[1] (ILAB-LILA), entrò da subito a far parte di un’élite qualificata comprendente le più antiche associazioni nazionali di librai antiquari (la fondazione dell'ABA britannica risale al 1906, quella della VDAE tedesca al 1915, mentre lo SLAM francese fu fondato nel 1933), benché sia utile ricordare come, già sul finire del XIX secolo, ci fosse stato un primo tentativo di riunire i librai antiquari italiani attorno alla rivista Il bibliofilo a cui dette vita il giurista Carlo Lozzi tra il 1880 e il 1890.
L'associazione ha assunto la denominazione attuale nel 1971, mentre nel 1972 la sede è stata fissata a Firenze per poi essere trasferita a Roma nel 2006.
L'ALAI conta oggi 101 librerie associate.