Armata Populară Română
forze armate della Repubblica Socialista di Romania (1947-1989) / Da Wikipedia, l'enciclopedia encyclopedia
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L'Armata Populară Română, ossia Esercito Popolare Rumeno in lingua romena, fu l'insieme delle forze armate della Repubblica Socialista di Romania, esistito dal 1947 al 1989. Si componeva di quattro componenti di base: le forze di terra, le forze aeree e di difesa aerea, la marina militare e le guardie di frontiera.
Armata Populară Română Esercito Popolare Rumeno | |
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Insegna di guerra delle forze terrestri romene dal 1966 al 1989 | |
Descrizione generale | |
Attivo | 1947 - 1989 |
Nazione | Romania |
Servizio | Forze armate |
Dimensione | ~210.000 uomini (1989) |
Battaglie/guerre | Resistenza anticomunista in Romania Rivoluzione romena del 1989 Ribellione di Brașov |
Reparti dipendenti | |
Forze popolari terrestri Marina popolare Forza aerea della Repubblica Socialista di Romania Guardia di frontiera rumena | |
Comandanti | |
Ministro della Difesa Nazionale | Generale d'armata Emil Bodnăraș Colonnello generale Vasile Milea (ultimo) |
Capo di stato maggiore generale | Colonnello Constantin Popescu (primo) Colonnello generale Ștefan Gușă (ultimo) |
Supremo comandante in capo | Gheorghe Gheorghiu-Dej (come Primo segretario fino al 1965) Nicolae Ceaușescu (come presidente 1965-1989) |
Industria | |
Fornitori stranieri | Unione Sovietica Cecoslovacchia Cuba Polonia Germania Est Corea del Nord |
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Creato con l'assistenza dell'Unione Sovietica a partire dalle preesistenti Forze armate romene, l'Esercito popolare romeno si smarcò progressivamente dai suoi tutori sovietici nell'ambito della più ampia politica di autonomia dai dettami di Mosca intrapresa dal governo di Nicolae Ceaușescu; per quanto la Romania fosse membro effettivo del Patto di Varsavia, l'Esercito popolare non era integrato nella struttura militare dell'alleanza e non partecipava alle manovre e alle operazioni del Patto. Conseguentemente, i sovietici limitarono il trasferimento di tecnologie militari alla Romania e, per quanto l'industria bellica locale fosse riuscita a compensare almeno in parte le mancanze, negli anni 1980 l'Armata Populară Română era la peggio equipaggiata tra le forze armate del Patto di Varsavia.
L'Armata Populară Română fu utilizzata prevalentemente come strumento di repressione interna, sia contro i movimenti partigiani anticomunisti degli anni 1950 che contro le dimostrazioni di piazza ostili al regime di Ceaușescu; alti ufficiali delle forze armate giocarono un ruolo centrale nella deposizione di Ceaușescu durante la Rivoluzione romena del 1989, nel corso della quale vari reparti dell'Esercito popolare si schierarono al fianco dei dimostranti. Nell'ambito del nuovo regime democratico, l'Armata Populară Română tornò quindi alla sua designazione di Forțele Armate Române.